Ascoli Piceno-Fermo

Tra borghi, mulini e cascate: Acquasanta Terme rilancia le “Antiche vie mulattiere”

Nel comune del Piceno è in via di sistemazione una rete di 120 km di percorsi naturalistici adatti a tutte le età. Iniziativa di Pro Loco e Amministrazione con il sostegno di Fondazione Carisap e Gal

Un cammino nell'area di Acquasanta Terme (Foto di Tania Cesarini)

ASCOLI- Due arzille signore di Trieste sono già arrivate nei giorni scorsi, in avanscoperta. Ma è ovvio che si tratta di una piccola avanguardia di quello che dovrà e potrà essere un movimento turistico nuovo e importante, per l’entroterra ascolano. Soprattutto nei piani dei promotori del recupero e della valorizzazione delle “Antiche Vie Mulattiere” di Acquasanta Terme, ad ovest di Ascoli.

In totale la bellezza di 120 km tra montagna e collina, distribuite su 9 anelli e 13 percorsi che aprono al visitatore scenari paesaggistici di incredibile fascino. Immersi in una natura incontaminata che aspetta di essere conosciuta e ammirata, pur nell’assoluto rispetto dei luoghi e delle sue tradizioni.

Foto di Tania Cesarini

A realizzare il progetto di mappatura e sistemazione della sconfinata rete di sentieri che collegano i borghi del territorio acquasantano – 54 frazioni in tutto – con i mulini, i castelli, le cascate e i paesi limitrofi, a cavallo tra Marche ed Abruzzo, è la Pro Loco di Acquasanta, grazie al finanziamento della Fondazione Carisap e alla partecipazione del Comune locale. Con un programma parallelo di riqualificazione di uno dei borghi centrali della rete stessa, dovuto ad un contributo del Gal. Parliamo di San Gregorio, a quota 1.080 metri, poche case e palazzi sulla sommità di un colle, con un piccola e deliziosa Chiesa di San Francesco a dominare l’abitato.

Qui esiste ancora la casa di Giovanni Piccioni, notabile del paese a metà Ottocento e poi maggiore nell’esercito papalino, che è passato alla storia come “il brigante Piccioni”. Brigante perchè per anni lui e la sua famiglia si opposero al nuovo regime unitario, combattendo prima l’invasione piemontese e poi facendo una guerriglia tra i boschi, contro le autorità dello Stato italiano, che fini con la sua cattura e la morte in carcere ad Ascoli.

San Gregorio, foto di Tania Cesarini

C’è anche questa incredibile storia, con tanto di dedicata “Via dei Briganti” ad accrescere il fascino di un progetto di turismo esperienziale e sostenibile che potrebbe ridare vita e futuro a molti borghi montani a rischio di spopolamento: «L’obiettivo è quello di proporre percorsi naturalistici e punti di sosta, accoglienza e ristorazione – spiega Tania Cesarini, coordinatrice dell’iniziativa – adatti a diversi tipi di visitatori, dagli escursionisti alle famiglie, con gradi differenti di difficoltà e tempi di percorrenza. Questo per scoprire e far vivere nella maniera più adeguata ad ognuno, a piedi o in bicicletta, la bellezza ed unicità di luoghi che rappresentano un grande patrimonio per la nostra terra».

Cascate nell’Acquasantano, foto di Tania Cesarini

Da notare che da questa antica e fitta rete di mulattiere che per secoli è stata essenziale all’economia agropastorale locale e alla vita stessa delle comunità che vi erano insediate, si può arrivare direttamente al Sentiero Italia che passa alcuni chilometri ad ovest della zona, e che si riconnette alla rete che attraversa da nord a sud l’intero Paese. Un motivo in più per partecipare ad una esperienza davvero speciale a contatto con la natura vera, lontano dalla frenesia delle città e dalle preoccupazioni sociali e sanitarie dei tempo difficili che viviamo. Il progetto delle antiche mulattiere è parte della rete del “Grande Anello dei Borghi Ascolani” che questa estate dovrebbe vedere il suo avvio concreto.

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