Ascoli Piceno-Fermo

Caro bollette e inflazione post covid: tante le famiglie ascolane in difficoltà, dal Comune 60mila euro

Il sindaco Fioravanti ha però chiesto al Governo di provvedere, il prima possibile, a risolvere la situazione. Ecco le novità

Il Palazzo dell'Arengo ad Ascoli

ASCOLI – L’aumento delle bollette, l’impennata del prezzo del carburante e i soliti problemi occupazionali stanno mettendo in ginocchio tante famiglie ascolane. E il Comune, ancora una volta, ha deciso di scendere in campo a favore di quei nuclei che hanno maggiore difficoltà ad arrivare alla fine del mese.

L’assessorato alle Politiche sociali, infatti, guidato dall’assessore Massimiliano Brugni, ha stanziato un primo fondo da 60mila euro, proprio per andare incontro alle esigenze della popolazione. Si tratta di risorse che il Comune aveva già messo da parte, in maniera preventiva, proprio in caso di emergenza, per contribuire ad arginare le spese di decine di famiglie della città. Parallelamente, però, il sindaco Marco Fioravanti ha inviato una lettera al Governo per chiedere di intervenire affinchè lo scenario possa migliorare al più presto. Il quadro, al momento, soprattutto nel Piceno, è parecchio allarmante.

Le parole dell’assessore Brugni

«La situazione era già difficile nella nostra città, ma ora le conseguenze della guerra in Ucraina stanno sicuramente peggiorando le cose – conferma l’assessore Brugni -. I contatti da parte delle famiglie con i nostri uffici dei servizi sociali sono in aumento e, per quanto possibile, cercheremo di aiutare tutti. Anche molti circoli per anziani, giusto per fare un esempio, rischiano di chiudere perché non riescono a pagare le bollette e, di conseguenza, si creerebbe un grave danno dal punto di vista sociale per tanti ascolani».

Insomma, una situazione delicata, che ha costretto l’amministrazione comunale a investire quei 60mila euro che era stati messi da parte da una giunta che, in questo caso è necessario riconoscerlo, ha agito in maniera preventiva, secondo il principio del buon padre di famiglia. Nella speranza, però, che il quadro possa migliorare il prima possibile.

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