Ascoli Piceno-Fermo

Blocco in strada, pietre e petardi per impedire alla squadra di giocare il derby: cinque Daspo fra i tifosi della Samb

I fatti in occasione della gara di Serie D contro il Porto d'Ascoli: all'origine la crisi societaria rossoblù e la minaccia dei giocatori di non scendere in campo senza pagamento dei rimborsi, che i sostenitori della Samb volevano fosse rispettata

Una immagine della curva della Samb (foto pagina facebook Sambenedettese Calcio)

SAN BENEDETTO – Il questore di Ascoli Piceno ha emesso altri 5 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi della Samb in occasione del derby Samb-Porto d’Ascoli.

Ancora una volta, dopo i fatti dello scorso 19 febbraio avvenuti al termine della partita Samb-Tolentino che portarono a 5 Daspo, un gruppo di tifosi locali si è reso protagonista di disordini allo stadio, questa volta avvenuti prima dell’inizio del derby Sambenedettese- Porto d’Ascoli del 5 marzo scorso.

Come preannunciato via social nei giorni precedenti, il gruppo, composto da circa 40 tifosi, si era presentato poco prima di mezzogiorno nello spiazzo della Curva Sud dello stadio Riviera delle Palme, attendendo l’arrivo del pullman dei giocatori della Sambenedettese, scortato da due auto della polizia. I giocatori della Samb, nei giorni precedenti avevano postato un comunicato in cui avevano minacciato uno sciopero nel caso non fossero stati pagati dal presidente Renzi i dovuti rimborsi. Nonostante i mancati pagamenti però i giocatori avevano comunque deciso di giocare.

All’arrivo del pullman gli ultras dapprima occupavano la sede stradale, creando intralcio alla circolazione costringendo la scorta a fermarsi, poi si spostavano di nuovo sullo spiazzo della Sud effettuando un secondo e più eclatante blocco della scorta della polizia e del pullman della squadra impedendone il passaggio. Solo il pronto intervento di altri operatori di polizia presenti faceva sì che in pochi minuti si potesse risolvere la situazione permettendo il passaggio dei mezzi.

Circa un’ora più tardi il gruppo, nel frattempo aumentato di numero ed arrivato ad un centinaio di persone, ha invaso i campi posti ad ovest dello stadio, davanti l’ingresso della Tribuna Centrale e degli spogliatoi dei giocatori, intonando cori minatori nei confronti degli stessi e dell’allenatore, accendendo fumogeni e lanciando tre grossi petardi all’interno dell’area stadio. Inoltre il lancio di una grossa pietra andava a scalfire il vetro dell’autobus della Sambenedettese parcheggiato nella recinzione interna allo stadio. Per tali fatti il giudice sportivo ha inflitto una multa alla società e la sanzione accessoria dello svolgimento della successiva gara a porte chiuse.

Le successive indagini avviate dai poliziotti del Commissariato di S. Benedetto si sono principalmente concentrate sulla visione delle numerose immagini video effettuate quel giorno dagli operatori della polizia scientifica sfruttando anche le telecamere presenti allo stadio che gli operatori avevano orientato verso i luoghi dove si svolgevano i fatti.

Al termine delle attività d’indagine si è giunti all’inequivocabile identificazione di alcuni dei soggetti che avevano partecipato attivamente, nel gruppo, a tutte le fasi di grande turbativa dell’ordine pubblico procedendo al loro deferimento all’autorità giudiziaira per vari reati.

Per loro, 5 in totale, è scattato il Daspo, ossia l’inibizione a frequentare i luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive per un periodo di 2 anni, tranne che per uno di loro, recidivo, per il quale si è proceduto all’inibizione dalle manifestazioni sportive per 5 anni. Proseguono le attività al fine di identificare gli ulteriori ultras facinorosi.

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