Ascoli Piceno-Fermo

Aziende del Piceno a caccia di 300 tecnici ed informatici. Intesa tra Confindustria e Istituto Fermi

Anche se gli istituti tecnici del territorio ricevono richieste di elenchi di giovani che abbiano le caratteristiche specificate, il gap tra offerta di lavoro - alta in questo ambito - e domanda invece bassa, è ancora troppo elevato

ASCOLI – C’è lavoro per tecnici ed informatici nella provincia di Ascoli. Almeno trecento figure professionali specializzate, che le aziende impiegherebbero subito se solo fossero disponibili sul mercato. Si cerca soprattutto personale giovane e appena diplomato negli istituti tecnici ed industriali del capoluogo e del territorio piceno. È quanto è emerso oggi – 21 gennaio – da una conferenza stampa convocata presso la sede di Confindustria Centro Adriatico, alla quale hanno partecipato l’imprenditore Massimo Andreani e il prof. Ado Evangelisti, dirigente dell’Istituto tecnico e professionale Sacconi-FermiCeci.

«In Italia il fabbisogno di tecnici da parte delle industrie è di 32 mila unità – ha ricordato Andreani – ed anche nel nostro comprensorio esiste una forte carenza di diplomati che abbiano competenze e capacità in grado di far crescere le realtà produttive presenti. E non parliamo solo di specialisti di software – ha aggiunto l’imprenditore – ma anche di figure preparate per operare nella produzione, nel controllo di qualità e dei macchinari, nell’elettromeccanica, nell’analisi dei dati in tutti i comparti. Figure competenti sotto il profilo informatico ma anche delle conoscenze scientifiche, con un livello culturale superiore a quello del passato»

Anche se ogni giorno gli istituti tecnici di Ascoli e del territorio ricevono richieste di elenchi di giovani che abbiano le caratteristiche specificate, il gap tra offerta di lavoro – alta in questo ambito – e domanda invece bassa, è ancora troppo elevato. E occorre fare molto di più non solo per incentivare i ragazzi a scegliere le scuole «giuste» per il loro futuro professionale, ma anche per rispondere a queste esigenze delle imprese che nel lungo periodo possono essere determinanti per la loro sopravvivenza.

Una scuola con 1200 studenti: l’Istituto Sacconi-Fermi di Ascoli

In questa direzione opera da anni l’Istituto Sacconi-Fermi di Ascoli, con i suoi due indirizzi tecnico e professionale. Una realtà con 1200 studenti iscritti e una media di 150 diplomati l’anno, che si sta impegnando anche per ampliare i corsi di studio interni adeguandoli ai tempi attuali.

«Non offriamo solo conoscenze di base – ha detto il professor Evangelisti – ma anche programmi innovativi che integrati con attività di laboratorio preparino i giovani ad affrontare al meglio il percorso lavorativo. Lo testimoniano per esempio i nuovi corsi che nell’ambito informatico riguardano il campo vasto di applicazione dell’intelligenza artificiale, che diventerà prevalente nel prossimo futuro. La scuola deve avere una visione del domani – ha aggiunto il dirigente – e non limitarsi a gestire l’ordinario».

Per favorire questo processo di sviluppo e integrazione a vantaggio delle aziende e del territorio, l’Istituto Fermi costituirà a breve un organizzazione di ex allievi – ora imprenditori, tecnici e specialisti – per rilanciare una scambio di informazioni e conoscenze utili a rilanciare idee e progetti innovativi per il sistema produttivo locale. Prima iniziativa pubblica sarà un Akaton che si svolgerà in primavera, con una competizione che coinvolgerà ragazzi e professionisti.

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