COMUNANZA – «Oggi festeggio vent’anni di lavoro in questa azienda e volevo ringraziarla per ciò che il Governo ha fatto per noi». Con queste parole, oggi pomeriggio (giovedì 15 maggio), un lavoratore della Beko si è rivolto al ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Ciò durante la visita che quest’ultimo ha voluto effettuare allo stabilimento di Comunanza.
Il tutto, tra l’altro, a un mese un mese dall’accordo sottoscritto a Roma, proprio al Mimit. Accordo che ha permesso di salvare tanti posti di lavoro e scongiurare definitivamente la chiusura della fabbrica picena.
L’iter della vertenza Beko
Un incontro importante, quello odierno, che ha permesso al ministro Urso di riepilogare i risultati ottenuti dallo scorso novembre, quando la multinazionale annunciò la volontà di smantellare la fabbrica comunanzese e rivedere i programmi anche a Fabriano.
Da allora, si sono susseguiti numerosi tavoli, con sindacati e azienda, che hanno condotto all’accordo finale che ha consentito di mantenere attiva la produzione nelle Marche. Urso ha effettuato una visita all’interno dello stabilimento, salutando gli operai che erano a lavoro e dialogando di nuovo con i rappresentanti sindacali.
Il saluto del ministro Urso
«Quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto tutti insieme – ha spiegato il ministro Urso -. I lavoratori non hanno mai mollato e ci hanno trasmesso tutta la loro determinazione in questo percorso che abbiamo compiuto da novembre a oggi. Noi puntiamo sempre a chiudere con degli accordi e così è stato anche per la vertenza Beko, per la quale è previsto pure un piano di rilancio.
Nessuno ha mai mollato nemmeno un millimetro ed è stato raggiunto un risultato straordinario. Non ci saranno licenziamenti – ha concluso Urso – e per quanto riguarda gli esuberi si tratterà solo ed esclusivamente di fuoriuscite volontarie che prevedono anche importanti incentivi. Siamo riusciti a mantenere tutti gli stabilimenti in Italia: sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta».

Chi è intervenuto
Presente anche la sottosegretaria Fausta Bergamotto, oltre al governatore Francesco Acquaroli, il commissario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli, gli assessori regionali Andrea Maria Antonini e Stefano Aguzzi, il sindaco comunanzese Domenico Sacconi, il primo cittadino ascolano Marco Fioravanti, il sottosegretario Lucia Albano e i vertici della multinazionale turco-americana.
Per quanto riguarda la fabbrica di Comunanza, nella fattispecie, si è passati dalla prospettiva di chiusura totale a un taglio di 80 dipendenti su 330, con uscite volontarie e incentivate fino al 2027. Confermati gli investimenti per 15 milioni e la produzione di una nuova lavasciuga di alta gamma.