Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, vertice contro le infiltrazioni mafiose nei cantieri post sisma

Presente anche la Dia, Castelli: «Lavoriamo sinergicamente per preservare i nostri territori dalla criminalità organizzata»

Il vertice in prefettura, ad Ascoli

ASCOLI – Prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri della ricostruzione post sisma. Questo l’obiettivo che, sin dal suo insediamento, ha puntato a raggiungere il prefetto di Ascoli, Sante Copponi e su questi temi si è svolta a Palazzo San Filippo una importante riunione che ha visto la partecipazione del commissario Guido Castelli, del direttore della struttura prevenzione antimafia, il prefetto Paolo Canaparo; del direttore del servizio analisi criminali del dipartimento della pubblica sicurezza, Stefano Delfini, e del colonnello dei carabinieri Mario Conio per fare il punto sulla situazione attuale e sulle iniziative da intraprendere per mantenere alta l’attenzione nel Piceno. Con loro, anche il questore di Ascoli Giuseppe Simonelli e i comandanti provinciali dei carabinieri, Domenico Barone, e quello della guardia di finanza, Gianfranco Lucignano.

L’obiettivo

«L’impegno comune è quello di rafforzare l’attività di prevenzione antimafia nel cratere – ha spiegato Canaparo -. La priorità rimane quella di scongiurare infiltrazioni criminali sia nelle commesse pubbliche sia in quelle private che godono di contribuzione pubblica, rivolgendo allo stesso tempo particolare attenzione alla tutela della sicurezza dei cantieri e di tutti gli operatori. Dobbiamo proseguire le iniziative già avviate dalla struttura di prevenzione per incrementare gli accessi ispettivi e rafforzare la condivisione del patrimonio informativo disponibile tra tutte le autorità di vigilanza e controllo, ampliando, grazie alla fondamentale collaborazione del commissario per la ricostruzione, la platea delle informazioni e garantendo l’interoperabilità tra le banche dati». «La cooperazione tra istituzioni, sindacati e associazioni è essenziale per ricostruire nel rispetto della legge e della sicurezza sul lavoro – ha proseguito il commissario Castelli -. Ricostruiamo nella legalità e nella trasparenza, curando che i nostri territori restino immuni da ogni tipo di infiltrazione criminale».

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