Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, con le vaccinazioni al Palasport di Monticelli code e attese per i cittadini ridotte

Nessuna fila all'aperto e operazioni più efficienti. Casa della Gioventù molto alleggerita dalla pressione

Il palasport Monticelli ai Ascoli ora hub vaccinale

ASCOLI – Da oggi due hub vaccinali in funzione ad Ascoli. Oltre alla struttura della Casa della Gioventù, è tornata in funzione per gli scopi sanitari anche il Palasport di Monticelli, in via degli Iris vicino all’ospedale Mazzoni. Ed è bastato questo intervento a migliorare la situazione per tutti i residenti che hanno prenotato per sottoporsi alle varie dosi del vaccino.

Alla Casa della Gioventù, nell’area dello stadio Del Duca, questa mattina, martedì 11 gennaio, sono scomparse le lunghe file esterne all’edificio che si registravano da giorni, provocando malumori e proteste da parte di cittadini e forze politiche locali. La maggior parte della persone hanno invece scelto di andare al Palasport, che ha uno spazio centrale molto ampio ed in grado di accogliere molte decine di pazienti contemporaneamente. Questo fatto sta consentendo agli operatori della Protezione civile e del servizio sanitario dell’Area Vasta 5 di gestire in maniera più efficiente le procedure, con tempi di attesa all’interno della struttura molto ridotti.

Da notare anche come accaduto nei primi mesi delle vaccinazioni, che il numero maggiore di postazioni messe a disposizione dei richiedenti il farmaco sta facilitando notevolmente tutte le operazioni.

Vaccinazioni al palasport di Monticelli

Plauso da Italia Viava

Appena ieri la direzione generale dell’Area Vasta 5 aveva confermato che grazie ad un accordo con il Comune di Ascoli veniva riattivato il centro vaccinale di Monticelli per evitare il ripetersi di lunghe file al freddo da parte di residenti, anziani compresi. E questo però mantenendo operativo l’hub della Casa della Gioventù.

Una scelta del nuovo direttore Massimo Esposito che ha già avuto il plauso di partiti e forze sociali, a cominciare da Italia Viva. C’è da augurarsi che nei prossimi giorni il nuovo sistema di somministrazione regga alle necessità della popolazione del capoluogo piceno e dintorni, magari accompagnato da iniziative di vaccinazione di prossimità nei Comuni del comprensorio.

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