Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, vaccinazione over 80 avviata. Ma la media giornaliera è di sole 400 dosi

Alla Casa della Gioventù di Ascoli è intervenuto anche l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ha parlato di giornata epocale. Nella provincia 10.900 prenotazioni per il farmaco

ASCOLI – Avviata anche nell’Ascolano la campagna di vaccinazione anticovid per gli anziani con più di 80 anni. Nel capoluogo piceno la somministrazione viene svolta alla Casa della Gioventù, mentre a San Benedetto al Palasport. La media di vaccini giornaliera che verranno distribuiti ai residenti prenotati, è di 198 per ognuna delle due sedi stabilite.

Ad oggi nel territorio di competenze dell’Area Vasta 5 dell’Asur, le prenotazioni per ottenere il prodotto sono 10.900, su un totale di over 80 di circa 18 mila. Ma di ora in ora stanno aumentando, facendo sperare che si raggiunga una quota rilevante della fascia di età considerata, ed esposta a maggiore rischio di contagio del coronavirus.

Ad Ascoli questa mattina le procedure di vaccinazione sono partite in maniera ordinata e regolare, senza problemi per i dieci operatori sanitari e amministrativi che sta effettuando la somministrazione del farmaco, in collaborazione con il personale della Protezione civile. Anziani accompagnati da figli o parenti, in alcuni casi anche dai nipoti nell’aula magna della struttura del quartiere di Pennile di Sotto, dove già si sono svolte le pratiche per lo screening di massa della popolazione.

Presente alla Casa della Gioventù, anche l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ha detto : «Oggi è una giornata epocale per il territorio e ci auguriamo che tutto proceda senza intoppi. In 21 giorni termineremo la prima fase di vaccinazione degli anziani, poi ci sarà il richiamo. Successivamente – ha aggiunto – si procederà con altre fascie deboli dei cittadini, a cominciare da disabili e persone con altre difficoltà».

Per il direttore generale dell’Area Vasta 5 di Ascoli, Cesare Milani «il sistema di prenotazione e lo svolgimento degli interventi nelle due strutture predisposte per le operazioni, stanno procedendo bene e senza ritardi. Sono poche 200 vaccinazioni al giorno? Questo non dipende da noi – ha risposto il direttore – ma dal numero ridotti di vaccini che ci sono stati consegnati. Ma siamo certi che tutto verrà velocizzato nelle prossime settimane».

Quanto alle polemiche recenti sulla necessità di attivare centri per somministrare il farmaco anticovid anche nei paesi montani, distanti da Ascoli e San Benedetto, Milani ha sostenuto che con l’apertura del punto vaccinazione ad Amandola (nel Fermano, pochi chilometri da Comunanza) il problema è risolto.

Alla Casa della Gioventù era presente questa mattina anche Claudio Angelini, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta del Piceno. «Le persone nelle quali avevamo riscontrate nelle settimane scorse la variante inglese del covid sono guarite – ha ricordato il dirigente medico – mentre per la donna di San Benedetto rientrata dalla Svezia e che di recente si è scoperta essere positiva con la variante sudafricana, si è proceduto all’isolamento sia suo che degli altri due familiari risultati contagiati. E ciò ha impedito da subito che ci fossero altri contatti esterni».

Sempre secondo Angelini, nell’Ascolano da inizio gennaio si viaggia ad una media di 25 casi di positivi al virus, ogni giorno, su 400 tamponi . Ma si tratta in gran parte di persone asintomatiche o che non manifestano gravi problemi sanitari. Un quadro insomma, del tutto sotto controllo.

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