Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, sfide e opportunità per rilanciare l’economia: incontro a Confindustria

Esperti a confronto, nella sala degli Specchi. Tardini: «Occorrono strategie di business innovative e sostenibili»

L'incontro a Confindustria, ad Ascoli

ASCOLI – Un momento di approfondimento sugli asset dell’economia regionale. È quanto organizzato ad Ascoli da ‘Piccola Industria’ di Confindustria Marche in collaborazione con Intesa Sanpaolo e la presenza di RetImpresa. L’incontro, dal titolo ‘Filiere e reti di impresa: legami strategici per lo sviluppo’, è andato in scena oggi pomeriggio (martedì 17 ottobre), nella sala degli Specchi di Corso Mazzini. Un tema molto importante, quello affrontato, soprattutto per le piccole e medie imprese che stanno facendo i conti con le conseguenze delle molteplici turbolenze che hanno colpito l’economia italiana ed internazionale, imprimendo mutamenti profondi alle filiere industriali e alle catene di approvvigionamento. A ciò si aggiunge l’inasprimento globale della politica monetaria che pesa sull’attività, rallentando la crescita e alimentando una crescente incertezza.

L’obiettivo

Ad aprire i lavori Giovanni Tardini, presidente di ‘Piccola Industria’ di Confindustria Marche. «Le piccole e medie imprese – ha commentato quest’ultimo -, se inserite in una rete di imprese o in un percorso di filiera, possono accrescere le proprie competenze e il proprio business, presentandosi in maniera ancora più competitiva sui mercati internazionali. Reti e filiere quindi come moltiplicatori di opportunità e di crescita per le aziende ma anche di propulsori della diffusione della tecnologia, della digitalizzazione». «La competitività del nostro paese si gioca su strategie di business innovative e sostenibili – ha sottolineato poi Anna Roscio, Executive Director Sales&Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo -. Dal nostro dialogo quotidiano con le aziende e dalle risultanze della nostra direzione studi emerge come le imprese che investono in qualità, certificazioni e tutto ciò che va verso uno sviluppo green e digital hanno risultati migliori sia in termini di fatturato che di riconoscibilità sui mercati. Ad oggi abbiamo erogato alle Pmi nostre clienti oltre 6 miliardi di euro di finanziamenti finalizzati al raggiungimento della ‘circular economy’. Digitalizzazione e sostenibilità sono inoltre tra i pilastri dell’accordo siglato tra il Gruppo e Confindustria che prevede per lo sviluppo di tali driver, in coerenza con gli obiettivi del Pnrr, un plafond di 150 miliardi di euro».

Il piano

«L’appartenenza a reti d’impresa e filiere è un fattore strategico per la competitività delle imprese e delle Pmi in particolare – ha continuato Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco -, e rappresenta una leva essenziale per promuovere gli investimenti, favorire l’accesso al credito, accrescere competenze, cogliere opportunità di business accelerare la transizione sostenibile e i processi di internazionalizzazione. Le reti d’impresa potranno essere protagoniste nella nuova declinazione di un Piano Transizione 5.0, maggiormente orientato sui processi. Un piano che dovrà essere finanziato nel contesto della rimodulazione del Pnrr e che Confindustria sollecita con forza per ridare slancio agli investimenti privati, oggi caratterizzati da un forte rallentamento legato soprattutto all’impatto dell’inflazione e dell’aumento dei tassi. La manovra di bilancio – ha concluso Orsini – dovrà rappresentare l’occasione per realizzare interventi mirati, realmente in grado di supportare le imprese favorendone gli investimenti, promuovendone competitività e crescita».

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