Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, la proposta del Pd: «Riqualificare la seggiovia e rilanciare la montagna»

Il segretario provinciale chiede di investire sugli impianti di Monte Piselli le risorse che arrivano dal post terremoto

L'antico rifugio di Monte Piselli

ASCOLI – Riqualificare lo storico rifugio ‘Walter Pizi’, la seggiovia e, più in generale, la montagna picena. È questa la richiesta che, ad Ascoli, arriva dal Partito Democratico. La struttura, che rappresenta appunto un pezzo di storia cittadina, si trova all’arrivo della seggiovia ‘Tre caciare’ e intere famiglie di ascolani ne hanno goduto negli anni d’oro della stazione sciistica di Monte Piselli. Dopo l’incendio del 1989 la struttura non è stata riqualificata e pian piano è iniziato il declino di una montagna che invece potrebbe essere davvero strategica sia per le Marche che per l’Abruzzo, trovandosi al confine.

L’obiettivo

«Il famoso ‘campetto’ è oggi un triste cumulo di ferro arrugginito e cemento, e nel mentre il tappeto che fino a pochi anni fa era situato davanti al rifugio è stato spostato a valle lasciando cemento e plastica sul terreno – spiega Francesco Ameli, segretario provinciale del Partito Democratico piceno -. In tutto ciò la temperatura del pianeta continua ad innalzarsi e la neve quest’anno è diventata un evento straordinario, almeno sui nostri monti. Per questo non bisogna buttare le occasioni che la storia ci offre e reinventare e ridisegnare completamente il modo di vivere la montagna. Purtroppo, però, gran parte del mondo politico utilizza le nostre montagne per foto e proclami, ma lascia correre con colpevole disinteresse. Ho appreso che per questo rifugio ci sono dei fondi a causa delle lesioni del sisma. Ma quale occasione migliore se non questa, per un investimento sulla struttura per farla diventare ospitale e quindi renderla occasione di sviluppo per tutta la montagna? Ci sono poi 12 milioni che sono a disposizione per la rinascita post sisma che saranno destinati ad un impianto di risalita che dovrebbe partire da San Giacomo ma che vede diverse osservazioni rispetto alle soluzioni progettuali da adottare sulle quali è bene avere la massima condivisione. Che magia sarebbe partire da San Giacomo con una seggiovia ed approdare in un rifugio riqualificato ed accogliente? Sono solo tre le stazioni sciistiche dalle quali è possibile vedere il mare – conclude Ameli – e modestamente la nostra è probabilmente la più bella. Speriamo di non buttare al vento questa occasione».

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