Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, polemiche per la nuova intesa con Saba sui parcheggi: ma il Comune parla di “svolta storica”

Le minoranze consiliari, a partire dal gruppo di Ascolto e Partecipazione, attaccano il Comune soprattutto per i nuovi stalli blu a Campo Parignano. Risponde l'assessore al commercio Stallone

ASCOLI – Polemiche roventi ad Ascoli sull’accordo annunciato di recente dall’Amministrazione comunale con la Saba, la società che ha da tempo immemorabile il monopolio della gestione dei parcheggi nella città. Minoranze consiliari e gruppi di opposizione alle politiche del centrodestra locale, attaccano la Giunta Fioravanti sul dispositivo generale previsto nell’intesa, che dovrà essere discussa in assemblea lunedi prossimo 28 giugno, ma anche passare al vaglio del Cda dell’azienda.

Ma le critiche più dure vanno soprattutto alle modifiche che saranno introdotte in quartiere, quello di Campo Parignano, sorto nel Dopoguerra e con viali ed ampi spazi per i cittadini, che si trovano a ridosso del centro storico, sulla sponda nord del fiume Tronto. Qui, sembra che l’accordo tra Comune e Saba preveda la realizzazione di 700 stalli blu, cioè punti di sosta a pagamento. E questo no va giù a molti residenti e alle minoranze in consiglio.

Le critiche del gruppo di Ascolto e Partecipazione

Secondo il gruppo di sinistra di Ascoli e Partecipazione, gli ascolani sarebbe messi «sotto scacco dalle condizioni
capestro che a suo tempo furono accettate con leggerezza e scarsa lungimiranza. Assistiamo infatti ad un gioco di
prestigio – sostengono i consiglieri di AP- in cui da un lato alcune tariffe scendono e altre salgono: insomma tutto
deve cambiare perché nulla cambi.

Adesso la punizione più rilevante ha colpito gli abitanti di Campo Parignano, ma anche il centro storico non sta meglio, e i residenti vengono convinti ad ingoiare il rospo, giustificando il triplicarsi del costo dei propri permessi con la possibilità di parcheggiare ovunque e sempre nella zone blu. E in aggiunta pare che anche per i disabili ci sarà da pagare. Perciò cosa ci stanno dicendo? Che il debito colpevolmente accumulato in questi anni dal Comune nei confronti della Saba sarà saldato con l’aumento dei posti blu in città».

L’assessore al commercio e allo sport Nico Stallone

La replica dell’assessore Stallone

Alle critiche risponde in maniera puntale l’assessore al commercio Nico Stallone: «Gli stalli blu a Campo Parignano erano già previsti nel contratto con la Saba – premette Stallone – ma l’azienda non aveva mai usufruito. Più in generale, credo che si tratti di polemiche sterili ed ideologiche, perchè la nuova intesa rappresenta davvero una svolta storica per Ascoli, i suoi residenti e le attività commerciali ed economiche».

I punti salienti dell’accordo

E qui l’assessore ricorda i punti salienti del testo, in via di definizione: «L’abbassamento delle tariffe da 1,75 a 1 euro per le prime due ore, una riduzione e un piani di rientro del debito a breve termine, un aumento del costo dei permessi annuali che però consente di parcheggiare in tutti gli stalli blu della città, non solo per proprio quartiere. E infine – aggiunge Stallone – la definizione, per la prima volta di una somma precisa per il riscatto dal contratto con Saba, che permetterà al Comune di decidere se tornare a gestire i parcheggi non appena lo vorrà: tutte misure che rispondono alle richieste dei commercianti e delle attività del centro cittadino».

Insomma, per la Giunta comunale si tratta di un accordo storico, che favorirà la rinascita del centro storico di Ascoli. Per le minoranze invece, di piccolo accordi di scambio tra ente e azienda per evitare che ci si trovi in situazioni finanziarie difficili, dopo un anno e mezzo di blocco per il covid.

Stalli blu a Campo Parignano

Non resta che attendere intanto il via libera di massima – se non ci saranno stravolgimenti prima del consiglio comunale del 28 giugno – alla nuova intesa, per vedere in concreto e nel medio periodo quali effetti produrrà. Quanto all’uscita di Saba dalla gestione della sosta in città, che molti cittadini si augurano, i tempi saranno forse più lunghi. A meno che con un atto di coraggio politico, l’Arengo non decida per davvero di cambiare pagina.

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