Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli Piceno, ventuno i tirocini di inclusione sociale attivati dall’Ambito

«In questo modo – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – vogliamo essere vicini alle persone fragili, mettendo in campo gli strumenti necessari affinché possano raggiungere una sempre maggiore autonomia»

Inclusione sociale

ASCOLI PICENO – Sono ben 21 i tirocini di inclusione sociale (Tis) attivati ad ottobre dall’Ambito territoriale sociale XXII, che mettono insieme progettualità europee e nazionali per un totale di 52.082 euro. I Tis rappresentano un valido strumento per agevolare l’inclusione sociale, l’autonomia e la riabilitazione delle persone prese in carico dai servizi sociali e/o dai servizi sanitari competenti. Gli interventi si sono articolati con l’attivazione di 8 progetti Tis Disabili ai sensi della DGR 593/2018, 6 progetti Tis finanziati sul fondo europeo Pon e altri 7 progetti Tis finanziati sul fondo europeo Por.

«In questo modo – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – vogliamo essere vicini alle persone fragili, mettendo in campo gli strumenti necessari affinché possano raggiungere una sempre maggiore autonomia e inclusione. Questa è una delle tante cose che facciamo nel settore sociale e devo dire che è molto apprezzata dalla collettività».

Tutti i tirocini si stanno realizzando presso operatori privati, a testimonianza di come il territorio dell’Ambito territoriale sociale XXII stia realizzando un welfare di comunità che coinvolge non soltanto le istituzioni pubbliche, ma anche il mondo del terzo settore e dell’imprenditoria privata. L’assessore ai Servizi sociali, Massimiliano Brugni, ha spiegato che «questi tirocini servono per essere vicino alle persone con disabilità, per inserirle o reinserirle nel mondo lavorativo. Da parte dell’Amministrazione comunale c’è grande attenzione sotto questo punto di vista, perché sappiamo quanto sia importante, per loro e per le loro famiglie, essere all’interno del ciclo lavorativo. Inoltre è importante che questi tirocini non si svolgano solo all’interno degli enti pubblici perché, se l’esperienza funziona, si possono aprire le strade di una futura assunzione».

Ti potrebbero interessare