Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, le minoranze consiliari contro il Comune: «Ricostruzione delle scuole inesistente»

Fronte comune contro la Giunta per i ritardi sull'avvio dei cantieri per la messa in sicurezza delle scuole, con fondi per 36 milioni già stanziati. Incertezze per il futuro di studenti e famiglie

ASCOLI – «Sono pronti da anni 36 milioni per l’adeguamento sismico delle scuole ma non c’è ancora un cantiere aperto». Le minoranze consiliari di Ascoli fanno fronte comune e attaccano in conferenza stampa la giunta Fioravanti, per l’assenza di programmazione sul futuro scolastico di 4mila studenti della città.

«Mentre in città è un fiorire di cantieri privati, le opere  promesse per riqualificare gli istituti sono ferme al palo dal 2017 – ha affermato oggi il capogruppo Pd, Francesco Ameli. Così anche quest’anno migliaia di ragazzi dovranno tornare a seguire le lezioni in edifici insicuri dal punto di vista della vulnerabilità sismica : l’Amministrazione comunale ha fatto solo annunci ma non ha risolto alcun problema reale».

Fondi stanziati da 4 anni

A criticare l’operato della Giunta, anche il consigliere di Ascolto e Partecipazione, Massimo Speri che ha rimarcato «la poca trasparenza» della maggioranza che amministra Ascoli e poi ha dichiarato : « Già Castelli aveva perso 2 anni alla fine del suo mandato per mettere mano alla ricostruzione, pur avendo già i 36 milioni a disposizione : ma con Fioravanti la situazione non è cambiata e tutto è rimasto come prima. Questa Giunta organizza la Festa della scuola ma poi non si preoccupa della sicurezza degli studenti e non dà alcuna indicazione né a loro né alle famiglie su quale sarà la loro sistemazione futura. Quanto tempo dovremmo aspettare per avere un progetto serio per affrontare la questione ? »

La scuola Malaspina

Il nodo futuro dei trasporti

Una questione, covid e vaccini a parte, che riguarda anche le modalità di gestione dei trasporti dei ragazzi, nel caso partissero nei prossimi mesi alcuni cantieri. Lo ha sottolineato l’altro consigliere dem Pietro Frenquellucci : «Ci sono i mezzi e il personale per trasferire giornalmente migliaia di giovani in sedi provvisorie fuori dal centro cittadino ? E come dovranno organizzarsi le famiglie nel caso all’improvviso i loro figli vengano spostati in periferia senza un minimo di preavviso ? Tutto – secondo Frenquellucci – viene lasciato al caso, al momento, come se le cose si risolvessero da sole».

Una parte degli studenti non vaccinati

Tutto questo accade poi in una fase molto delicata per tutta la società e per il mondo scolastico in particolare, con una parte degli studenti ed anche dei docenti che non sono ancora vaccinati, o lo sono solo con la prima dose. E quindi con rischi che restano alti e che potrebbero riproporre problematiche rilevanti e già note a chi dovrà gestire il sistema nelle prime settimane della ripresa delle lezioni in presenza. A Iniziare dagli stessi dirigenti degli istituti, che secondo i consiglieri di minoranza non sarebbero neppure coordinati tra loro per affrontare i nodi sul tappeto.

Continua il calo demografico

Ma per il consigliere e segretario comunale del Pd, Angelo Procaccini e per il consigliere di Ascolto e Partecipazione Domenico Nardini, le insufficienze della Giunta andrebbero oltre il problema dell’adeguamento delle scuole, investendo il futuro della città : «In due anni non si è fatto nulla non solo per le scuole, nemmeno avviando un confronto con la Provincia per gli istituti superiori, ma anche per il rilancio concreto di Ascoli, che perde 500 residenti l’anno. Cosa stanno facendo gli assessori alla cultura, all’istruzione, alla qualità della vita per migliorare le condizioni di molti cittadini?».

Intanto restano in attesa di messa in sicurezza o di ricostruzione totale il polo della Massimo D’Azeglio (6 milioni), Malaspina, Don Giussani, Cantalamessa, San Filippo, Ceci, Tofare, Poggio di Bretta. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il consigliere Cinquestelle Massimo Tamburri e il consigliere Francesco Viscione.

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