Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, sulla nuova discarica il sindaco Fioravanti convoca un’assemblea pubblica

Alcuni gruppi avevano protestato di recente in piazza del Popolo mentre le forze politiche si sono divise. Contrari all'impiato anche i comuni di Appignano del Tronto e Castel di Lama

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno

ASCOLI – Il sindaco di Ascoli spiazza tutti sui rifiuti e convoca all’improvviso un’assemblea pubblica per oggi, 26 ottobre, alle 18.30 a Palazzo dei Capitani. Marco Fioravanti, al centro delle polemiche per il via libera del Comune al Piano d’ambito che prevede una nuova e grande vasca” nel sito dell’Alto Bretta, risponde subito alle richieste delle minoranze consiliari e soprattutto dei tanti comitati di cittadini e associazioni ambientaliste che avevano duramente criticato la scelta, avallata con San Benedetto ed altri centri della Vallata del Tronto.

Le minoranze chiedono modifiche al piano provinciale

Alcuni gruppi avevano protestato in piazza del Popolo per l’approvazione mentre le forze politiche si sono divise sulla questione. Tranne le opposizioni di centrosinistra presenti nel consiglio comunale, Pd, Cinquestelle, Ascolto e Partecipazione e Prospettiva Ascoli. Liste che avevano chiesto tre giorni fa la convocazione di un consesso pubblico ed aperto per discutere della questione.

Obiettivo delle minoranze anche quello di sollecitare l’Ato che ha dato l’ok al piano provinciale dei rifiuti, a modificare lo stesso documento, giudicato da molti troppo penalizzante per l’area collinare del capoluogo e non solo. Sarà da vedere ora quali carte tirerà fuori il sindaco Fioravanti davanti a tutte queste rimostranze cittadine e sociali, rispetto ad un progetto che non piace.

Un progetto che prevede la realizzazione di un nuova vasca per i rifiuti dove verranno ospitate milioni di tonnellate di scarti, e che insisterà in un sito ed un territorio già fortemente compresso per le discariche già attive sul posto da anni.

Contrari i comuni di Appignano e Castel di Lama

Contrari all’impiato nuovo anche i comuni di Appignano del Tronto e Castel di Lama, che sono i più vicini al sito dell’Alto Bretta e che rischiano di subire le conseguenze ambientali e di aumento di traffico delle previsioni del Piano. Anche qui si preparano assemblee pubbliche di protesta.

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