Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, la macchina giudiziaria ha retto l’impatto del covid. Parla il presidente degli Avvocati Pietropaolo

La collaborazione con Procuratore della Repubblica e Presidente del Tribunale ha evitato l'emergenza negli uffici giudiziari. In aumento le cause di divorzio e separazione mentre si punta a ridurre i 900 procedimenti prendenti nel lavoro

Tribunale di Ascoli Piceno

ASCOLI – Il funzionamento della macchina giudiziaria ha retto abbastanza bene l’impatto del covid nel corso del 2020. Almeno stando a quello che sostiene il presidente dell’Ordine provinciale degli Avvocati, Tommaso Pietropaolo, che ha una lunga esperienza sia in campo civile che penale. In particolare per le attività del Tribunale di Ascoli, la gestione oculata dei processi che erano in calendario, ha permesso di evitare particolari ritardi nella loro celebrazione ed anche di limitare il numero di cause da slittare ai mesi successivi.

«Pur in quadro generale di emergenza – spiega l’avvocato Pietropaolo – la positiva collaborazione instauratisi tra Procura, Presidenza del Tribunale e Ordine ha consentito di procedere allo svolgimento del lavoro in maniera regolare e senza strappi. E questo grazie anche alla selezione caso per caso di quei procedimenti che dovevano avere la priorità su altri, in modo da evitare problemi alle parti in causa».

Per qualche anno in una situazione di carenza di organico, il Tribunale piceno ha recentemente anche colmato il gap di magistrati che rendevano più lente le attività giudiziarie. E ora ve ne lavorano 14 in totale, oltre a 9 giudici onorari. Un numero di professionisti che secondo il presidente degli Avvocati sta consentendo di smaltire gli arretrati presenti, in tema soprattutto di giustizia civile.

«L’obiettivo è quello di affrontare in maniera adeguata la crescita delle cause riguardanti il diritto familiare – ricorda Pietropaolo – ma anche ridurre di almeno il 20% nel breve termine, quelle legate ai contenziosi di lavoro, che al 30 settembre 2020 risultavano essere 921».

Al contrario di quanto ne pensano altri colleghi, come il presidente dell’Ordine di Ancona Maurizio Martina per il rappresentante degli avvocati del Foro di Ascoli e sede distaccata di San Benedetto ( 800 iscritti complessivamente) il recente e rilevante aumento dei processi celebrati in via telematica, e quindi a distanza a causa dei divieti introdotti per il covid non comprimerebbe l’attività difensiva propria dei legali. Anzi, per Pietropaolo faciliterebbe, nelle udienze in cui non è prevista la presenza di molti testimoni uno snellimento delle pratiche con vantaggi sia per il funzionamento della giustizia che per il lavoro degli stessi avvocati.

Insomma per l’Ascolano il terribile anno 2020 non ha portato ad un quadro di «sterilizzazione» dei procedimenti in corso, ma solo ad un obbligata rimodulazione dei programmi, con una riorganizzazione di priorità e tempi che è stata favorita dalla sinergia tra tutti i principali soggetti in campo, ad iniziare dai vertici della Procura della Repubblica – Umberto Monti e del Tribunale, Luigi Cirillo.

Tutti, a cominciare dai cittadini che devono rivolgersi agli uffici giudiziari per far valere i loro diritti, si augurano che con il 2021 arrivi anche un allentamento dei divieti per il covid e un ritorno alla normalità anche di termini di accesso ai tribunali – di certo ridotto e contingentato negli ultimi mesi- che permetterebbero anche un’accelerazione del disbrigo di pratiche e procedure burocratiche non legate direttamente ad udienze e processi. Ma molto dipenderà anche dal numero e dalla qualità del lavoro del personale amministrativo impiegato nelle diverse sezioni e sedi.

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