Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, Confindustria e Comune insieme per formare i Mobility Manager del futuro

Avviato il percorso formativo per le industrie con più di 100 dipendenti nel territorio piceno

La zona industriale di Ascoli

ASCOLI – Il Mobility Manager sarà obbligatorio per le aziende con oltre 100 dipendenti. Per accompagnare le imprese nel percorso di adeguamento al Decreto “Rilancio” 2020, Confindustria Centro Adriatico e Comune di Ascoli hanno stretto un accordo. Obiettivo quello di realizzare un progetto di formazione e informazione nelle industrie del territorio piceno,finalizzato a sviluppare la capacità di gestione della mobilità sostenibile e stimolando una maggiore consapevolezza sul tema in questione.

Il tutto con la collaborazione dell’Associazione nazionale “Mobility Manager Euromobility” che da 20 anni opera nel campo con iniziative per la diffusione di buone pratiche nell’ambito considerato.

Programmi di incentivazione delle imprese

Per attivare il percorso formativo, il Comune di Ascoli , con il coordinamento della Mobility Manager Patrizia Celani ha promosso già un tavolo di condivisione con l’organizzazione degli industriali e le imprese, mirato ad avviare programmi di incentivazione all’adesione alla nuova normativa.

Valentino Fenni
Valentino Fenni, reggente di Confindustria Centro Adriatico

La redazione dei Piani di Spostamento sostenibili

«Il modello formativo e il focus group ideato per l’occasionespiega il reggente di Confindustria Centro Adriatico, Valentino Fenni – ha consentito di identificare i compiti e le figure professionali interne all’azienda per la mobilità sostenibile, che dovranno poi ascoltare anche le esigenze di mobilità dei collaboratori nella redazione dei Piani di Spostamento. Un progetto che ha coinvolto le principali imprese della zona industriale di Ascoli Piceno e che interessa potenzialmente oltre 3000 persone che quotidianamente compiono il tragitto casa/lavoro».

Orientamento per manager e lavoratori

Ad una prima fase di formazione, rivolta ai manager aziendali, il percorso prevede una fase di analisi della mobilità delle imprese, seguito da un programma di orientamento strategico per la predisposizione del Piano di Spostamento da casa al lavoro. Scopo quello di favorire l’implementazione di un modello di trasferimento il più possibile rispettoso dell’ambiente e del territorio in cui le attività produttive sono insediate.

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