Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli sempre più città universitaria, tre nuovi corsi in arrivo

Ben tre i corsi universitari che tra qualche mese arriveranno ad Ascoli per tutti gli studenti ascolani e non. Una nuova opportunità di formazione e specializzazione grazie agli atenei Unicam e Università Politecnica delle Marche

ASCOLI PICENO – Nuove opportunità di crescita, di studio, formazione e specializzazione per gli studenti ascolani e non solo.

I corsi

Se da un lato la città delle Cento Torri ha dovuto dire addio al corso di laurea in Tecnologie e diagnostica per i beni culturali, dall’altro darà il benvenuto a ben tre nuovi corsi che a breve saranno attivati: Arti, industrie creative e beni culturali e Paesaggio ed agricoltura da parte dell’Università di Camerino e Tecniche di Radiologia Medica per immagini e radioterapia dall’Università Politecnica delle Marche. Così dichiara il rettore di Univpm: «Vogliamo continuare ad investire nel Piceno – afferma Gian Luca Gregori -. Al 99% ci siamo con il nuovo corso. Mancano gli ultimi dettagli». Ma non è finita qui.

Unicam e Univpm insieme

I due atenei hanno nel cassetto l’idea di realizzare e portare ad Ascoli un nuovo progetto. «Stiamo provando a ragionare insieme. È un’idea che mi piacerebbe molto», rivela il rettore. La Politecnica continua ad essere presente nel territorio Piceno, dopo aver portato in questi anni ad Ascoli le facoltà di Infermieristica, Fisioterapia e Sistemi agricoli innovativi oltre a Economia Aziendale e Management, a San Benedetto del Tronto. Fondamentale la collaborazione tra università e gli altri enti coinvolti.

Infatti, nella giornata di sabato 18 marzo presso la sede del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali della sede ascolana dell’Università Politecnica delle Marche in via Umbria, ci sarà l’inaugurazione del laboratorio di Micro e Macroscopia realizzato con il contributo del Rotary Club di Ascoli Piceno. Saranno presenti il Rettore Gian Luca Gregori, il Direttore del D3A Davide Neri e Alberto Forlini Presidente del Rotary Club di Ascoli Piceno.

«Abbiamo riportato Agraria ad Ascoli, ma in una visione diversa – spiega Gregori-. E cioè integrando l’approccio tradizionale a quello tecnologico».

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