Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, si chiudono le indagini sui falsi green pass rilasciati dal dottor Rossi: nei guai anche 56 pazienti

Il medico fu arrestato all'inizio di gennaio, ma nel frattempo è tornato in libertà e ha ripreso a svolgere la libera professione

ASCOLI – Si chiudono le indagini relative all’inchiesta sul rilascio di falsi green pass da parte del medico ascolano Giuseppe Rossi, il quale venne arrestato all’inizio di gennaio. Insieme al dottore di famiglia venne fermato anche Maurizio Strappelli, ritenuto dagli inquirenti intermediario tra il professionista e i pazienti. Corruzione, truffa, falso ideologico e peculato: sono questi i reati ipotizzati dalla Procura di Ascoli nei confronti di Rossi, Strappelli e altri 56 persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta sulle false vaccinazioni.

La vicenda

Il procuratore Umberto Monti e il suo sostituto Mara Flaiani hanno firmato e notificato agli indagati l’avviso di conclusioni delle indagini preliminari. Inchiesta che però rispetto alle 74 persone implicate all’inizio, ne vede ora coinvolte un numero decisamente inferiore. A questo punto, nei venti giorni successivi alla notifica, i difensori avranno la possibilità di accedere a tutti i faldoni delle indagini tra le quali i file relativi alle intercettazioni e, qualora lo si ritenga necesaario, anche presentare memorie difensive oppure chiedere di essere ascoltati. Per tutti gli indagati, dunque, è scattata anche la contestazione del reato di corruzione poichè, ciascuno di loro, secondo l’accusa, consegnava cento euro al dottor Rossi per ottenere il green pass senza inoculare il vaccino. Solo nei confronti del medico, invece, è stato ipotizzato il reato di peculato per essersi appropriato di 120 dosi senza poi somministrarle come avrebbe dovuto. Il blitz dei carabinieri scattò all’inizio di gennaio quando i carabinieri attesero che il dottor Rossi terminasse il proprio turno di guardia medica per arrestarlo. Nel frattempo, il medico è stato rimesso in libertà e, dopo essere andato in pensione come medico di medicina generale convenzionato con l’Asur, è tornato a svolgere la libera professione.

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