Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, cartellone sul sagrato di Santa Maria Goretti scatena le proteste dei parrocchiani – VIDEO

No ai giochi, alle bici e agli accampamenti. Polemiche su Facebook dei molti residenti che non apprezzano l'operato del parroco. Risponde Don Nino Lucidi

ASCOLI – Polemiche ad Ascoli per un cartellone esposto davanti alla chiesa di Santa Maria Goretti, nel quartiere di Porta Maggiore. Lo ha affisso con tanto di catena per fissarlo alla base di una colonna, all’ingresso dell’edificio di culto, l’amministratore parrocchiale don Nino Lucidi. E recita: «Rispettate il sagrato: no a pattini, monopattini, biciclette, pallone, sedersi sulle scale e pernottamento».

Praticamente un invito a tenersi lontano dalla chiesa, visto che il sagrato è davanti a un vasto piazzale di proprietà comunale, dove i bambini sono soliti giocare e le famiglie riunirsi e incontrarsi. Forse alla base dell’iniziativa, c’è anche il fatto che qualche povero mendicante, nei giorni scorsi, si è accampato per una notte sotto il grande sagrato dell’edificio, per trovare un minimo di riparo. Ma proprio questo, insieme agli altri divieti imposti dal religioso – che è da anni amministratore della parrocchia locale, ma non è mai stato nominato ufficialmente parroco – ha scatenato le proteste da parte di molti residenti, in particolare su Facebook.

Qualcuno ha criticato duramente l’operato di don Nino, sostenendo che un uomo di Chiesa non può respingere i più disperati. E altri hanno postato commenti ironici e certamente non favorevoli al religioso. Il quale, da noi interpellato direttamente al telefono per chiedere il perché del suo gesto, si è limitato ad affermare: «Ognuno può interpretare il cartellone come vuole: arrivederci!» . Ed ha interrotto, stizzito, la conversazione.

campi di calcetto e bocce

L’operato dell’amministratore parrocchiale di Santa Maria Goretti non è apprezzato da molti parrocchiani. Mentre nel passato, con altri parroci ed i frati minori insediati nel complesso, la grande chiesa moderna e luminosa, situata al lato di una piazza costruita negli anni Sessanta, era frequentatissima, ora non lo è più. Chiuso il campo di calcetto per i ragazzi, abbandonate le bocce per i più anziani, create incomprensioni con i gruppi laici che svolgevano attività sociali e ricreative nel luogo, dotato fra le altre cose di di un ampio teatro. Diverse persone, infatti, sono entrate in polemica con l’amministratore – insegnante di chimica – e secondo fonti della Diocesi, non vi tengono più neppure le cerimonie importanti.

«Si sta facendo sempre più nemici – dice un residente – però resta al suo posto». La vicenda del cartellone è dunque solo l’ultima di iniziative sgradite ai fedeli del quartiere, che vorrebbero altri uomini di Chiesa alla guida della loro parrocchia.

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