Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli: beni culturali terremotati, una task force per velocizzare la ricostruzione

La firma della convenzione è avvenuta ieri, lunedì 13 marzo. Previste cinque assunzioni di architetti e archeologi già dal primo aprile

La firma della convenzione, avvenuta ieri all'Usr di Ascoli

ASCOLI – Snellire l’iter burocratico e accelerare la ricostruzione del patrimonio artistico e culturale del cratere sismico. È questo lo scopo della convenzione firmata ad Ascoli dalla struttura commissariale e dalla soprintendenza ai beni archeologici e artistici Marche Sud e fortemente voluta anche dalla Regione Marche. L’ufficio speciale per la ricostruzione metterà a disposizione uno staff formato da architetti, archeologi e storici dell’arte che avranno il compito di istruire le pratiche di tutti gli edifici, a cominciare dalle chiese, che hanno una valenza artistica e architettonica, gravati da vincoli, da sottoporre al parere e al vaglio della Soprintendenza.

Le assunzioni

Dal prossimo mese di aprile saranno cinque i professionisti che saranno impegnati nel pre-esame degli interventi, nella preparazione dello schema di parere è nel monitoraggio dello stato di avanzamento sei procedimenti, alleggerendo e accelerando in questo modo il lavoro della Soprintendenza. La convenzione, appunto, durerà tre anni a partire dal 1 aprile 2023 e servirà per velocizzare le pratiche di autorizzazione per la ricostruzione riguardante il patrimonio storico, artistico e architettonico che ha subito danni a causa del terremoto del 2016, compresi gli edifici sottoposti a tutela. «Questo è stato un terremoto che si è scaricato in uno scrigno di arte e cultura ed è la nostra priorità far sì che la ricostruzione avvenga nella massima sicurezza e nel rispetto dei valori etnoantropologici e paesaggistici che questi territori esprimono – spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Basti pensare che le chiese danneggiate sono 674, di cui 68 sono in istruttoria. Spesso si parla di semplificazione, ma per attuarla non bastano le norme. Per passare ai cantieri serve un numero di risorse umane adeguate oltre a persone preparate e qualificate che sappiano governare nella fase iniziale dei progetti le esigenze tipiche degli edifici vincolati e tutelati. Così che alla Soprintendenza arrivi un lavoro già raffinato».

Gli obiettivi

«Abbiamo valutato in sinergia con la Soprintendenza le diverse possibilità nei rispettivi ambiti, con l’obiettivo di migliorare e dare risposta alle problematiche che in questi anni ci siamo trovati ad affrontare più spesso – prosegue Marco Trovarelli, direttore dell’Usr Marche -. L’idea di creare un ufficio interno all’Usr che avesse specifiche competenze si muove proprio in questa direzione; cominceremo col sostenere e potenziare il lavoro della Soprintendenza già dal prossimo 1 aprile, assumendo cinque specifiche figure che arricchiranno ulteriormente il già ottimo bagaglio di profili presenti nel nostro ufficio». «Le conseguenze del terremoto hanno rappresentato una situazione senza precedenti per la nostra regione – conclude, infine, il soprintendente Giovanni Issini -. Gli uffici della Soprintendenza Marche Sud, di recente istituzione, si trovano ad affrontare pratiche molto complesse che riguardano edifici di culto e pubblici. Una mole di lavoro da trattare con la massima attenzione, che avrà un impatto sul futuro dei nostri territori. L’Usr ci darà supporto nel preesame dei progetti inviati dai tecnici, in modo da poterci trasmettere materiale già pronto per la successiva valutazione dei funzionari».

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