Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, l’Area Vasta 5 accelera sul piano vaccinale. Al vaglio nuove sedi nei Comuni

In accordo con i medici di base si sta valutando se procedere con la somministrazione del vaccino anti-covid in ambulatori e strutture sanitarie dei paesi della vallata del Tronto e dell'area montana. Nel Piceno la media contagi è di 180 per 100 mila abitanti

Il punto vaccinazioni al palasport di Ascoli

Ascoli.- È corsa contro il tempo per vaccinare il numero più alto possibile di anziani e persone fragili, prima che l’infezione polmonare possa causare conseguenze gravi. E per farlo, occorre però aumentare i ritmi degli interventi, anche nelle zone dove l’incidenza dell’epidemia è minore rispetto ad altre. Ci riferiamo all’Ascolano, dove gli ultimi dati parlano di una media di 180 contagi ogni 100 mila abitanti (molto al di sotto dei 250 casi oltre i quali scatta la zona rossa).

Nella provincia le due strutture adibite a centri per la vaccinazione, ad Ascoli e San Benedetto, per il momento non vanno oltre i 400 sieri distribuiti al giorno. Una quantità bassa che non permetterà di arrivare a coprire anziani e popolazione dal rischio covid, in breve tempo. Per questo, l’Area Vasta 5 dell’Asur, sta pensando di ampliare i luoghi dove procedere alla vaccinazione. E ciò in collaborazione con i medici di base di ogni sede territoriale.

La proposta è ancora alla studio, ma sembra che si stia progettando di aprire almeno cinque nuovi punti per somministrare il vaccino ai richiedenti, in ambulatori e strutture sanitarie presenti in alcuni comuni della vallata del Tronto e nella zona montana. Per l’area dei Sibillini, come già richiesto in passato da forze politiche e sociali, la sede scelta sarebbe quella di Comunanza, baricentrica rispetto al comprensorio nord del Piceno. Mentre per la vallata, l’ipotesi è quella di attrezzare e far operare i medici in strutture di Castel di Lama, Pagliare del Tronto e Offida.

L’altro paese interessato al programma di ampliamento della campagna di vaccinazione, con i prodotti disponibili al momento, sarebbe infine Acquasanta Terme, 15 km ad ovest di Ascoli. Se il programma andasse in porto, dopo accordo con i medici di base, è evidente che la somministrazione sul territorio avrebbe un’importante accellerazione, a vantaggio della comunità.

Da segnalare che nel Piceno la media dell’età delle persone risultate positive al coronavirus – che non vuol dire malate – secondo l’Area Vasta 5 si è abbassata a 40-50 anni. Quanto alle varianti del virus, sarebbe quella inglese a prevalere. La pressione sugli ospedali della provincia, da parte di pazienti sospetti covid sta diminuendo.

Intanto da oggi a mezzogiorno si potrà fare la prenotazione del vaccino per i residenti che hanno tra i 70 e i 79 anni, e i cittadini con patologie e che sono più a rischio di contagio. Le modalità sono il numero verde telefonico 800009966, gli sportelli Postamat abilitati e il collegamento al sito prenotazione.vaccinocovid.gov.it .

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