Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, approvato il bilancio in consiglio comunale: ma l’opposizione alza la voce

È arrivato l'ok anche per la delibera sull’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a mille euro

Il consiglio comunale di Ascoli

ASCOLI – Il consiglio comunale di Ascoli, ieri sera (30 marzo), ha approvato il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025. Non sono mancate, come sempre, le polemiche, con la minoranza che ha rimproverato la giunta guidata dal sindaco Marco Fioravanti di non avere una visione futura della città. Comunque, lo scambio di battute è sempre avvenuto nel rispetto e non mancate proposte alternative da parte degli stessi consiglieri di opposizione.

Le misure

Il sindaco, durante la seduta del consiglio, avvenuta come sempre al palazzo dei Capitani, ha spiegato che le entrate correnti del Comune di Ascoli ammontano a circa 38 milioni ed è stato presentato un apposito emendamento per inserire tra i vari finanziamenti anche il contributo di 226mila euro per la disabilità gravissima. Inoltre, altri 126mila euro riguarderanno interventi a favore di soggetti non autosufficienti. Si potrà, poi, beneficiare di 33mila euro per la parte corrente in relazione al grande anello dei borghi antichi. Nel bilancio, come preannunciato nei giorni scorsi dallo stesso primo cittadino, non mancano le misure a sostegno dell’ambiente, visto che è stato previsto un contributo per svolgere numerosi interventi di efficienza energetica degli edifici comunali. Si tratta di una somma che ammonta a quasi un milione di euro.

Le critiche

Polemica, come detto, gran parte della minoranza. Il capogruppo del Partito Democratico, ad esempio, ovvero il consigliere comunale Francesco Ameli, si è lamentato per il fatto che i progetti sulla candidatura di Ascoli a capitale della cultura siano già spariti, chiedendo anche lumi sulle bollette dell’acqua, che erano aumentate per tutte le famiglie. Infine, è stata approvata all’unanimità la delibera sull’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a mille euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione per il periodo relativo dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

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