Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, l’appello di una pensionata: «Non arrivo a fine mese, scrivo a Mattarella»

Anna Marini ha 81 anni ed è costretta a pagare tasse elevate per una piccola quota di pensione che arriva dall'America

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Foto ufficio stampa del Quirinale)

ASCOLI – «Non riesco ad arrivare alla fine del mese, perciò ho deciso di scrivere una lettera al presidente Mattarella». Ad alzare la voce è l’ascolana Anna Marini, 81enne, che ha voluto raccontare la sua storia. Ha lavorato per oltre sessant’anni come donna di servizio, dopo aver vissuto una breve parentesi negli Stati Uniti dove, da emigrata, era operaia in una fabbrica. Una vita di duro sacrificio, però, non le ha permesso di godersi una pensione felice e possibilmente serena.

La situazione

Prende circa 700 euro mensili, infatti, ai quali si aggiungono 280 euro al mese che arrivano dall’America. E proprio qui c’è la beffa: per quei pochi spiccioli giunti dagli Usa, infatti, Anna è costretta a pagare tasse da migliaia di euro. «Ho pagato mille euro a settembre, ora devo pagarne altrettanti a ottobre e altri mille a novembre – racconta l’81enne ascolana –. Mi sono rivolta ai sindacati e nessuno è riuscito a spiegarmi per quale motivo, dopo così tanto tempo, devo pagare delle tasse talmente elevata per una minima pensione che arriva dall’America. Era sicuramente meglio non prenderla e, pur volendo, mi hanno detto che non la posso rifiutare. Sono in grave difficoltà, dal punto di vista economico, perché ho anche dei problemi di salute che stanno comportando delle spese significative. Sono vedova e, da sola, non riesco ad andare avanti. Nel corso della mia vita ho fatto tanto volontariato, ma ora che ho bisogno di una mano io nessuno fa niente per aiutarmi. Spero che leggendo questo mio sfogo, qualche sindacato o direttamente il Comune possano darmi una piccola mano – conclude la signora Anna –. Per quanto mi riguarda, ho deciso anche di scrivere una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella speranza che possa leggerla. È difficile vivere così».

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