Ascoli Piceno-Fermo

Arquata del Tronto, a 5 anni dal sisma chiese e case ancora diroccate e abbandonate. La denuncia

La Chiesa della Madonna della Pace diroccata e abbandonata. E residenti da 5 anni ancora aspettano la ricostruzione delle loro case

Arquata, chiesa della Madonna della pace (FOTO: Andrea D'Adamo)

ASCOLI – A cinque anni e mezzo dal sisma dell’agosto 2016, chiese e case di Arquata del Tronto ancora sventrate e diroccate. Come se non fosse accaduto nulla e la ricostruzione reale e concreta, in particolare di alcuni edifici simbolo del paese – a cominciare da quelli di culto – non sia mai avvenuta. A dispetto di annunci e progetti di rinascita promessi da istituzioni di tutti i livelli. Tutto ciò fa sentire abbandonati molti residenti del territorio, sistemati da anni in casette di legno, con improbabili centri commerciali vicini sistemati in baracche di fortuna.

La chiesa della Madonna del Pace come nel 2016

A tornare a segnalare lo stato di abbandono della situazione nel cratere sismico, è un cittadino dell’Ascolano. In una lettera firmata denuncia la situazione dell’abitato di Pretare, Piedilama e dintorni – frazioni di Arquata, alle pendici del Monte Vettore. E in particolare dell’antica Chiesa della Madonna della Pace, che piegata e fortemente lesionata dal terremoto è rimasta nelle stesse condizioni dell’agosto 2016. Circondata da erbacce e ruderi di quelle che solo pochi anni fa erano vivaci borghi di montagna. «Tornavo da Gubbio ad Ascoli Piceno – scrive il lettore – e sono rimasto senza parole per quello che ho visto: la Chiesa della Madonna della Pace ancora con la porta adagiata al suo interno dopo la scossa sismica. E come la chiesa ancora tantissime case ancora smembrate, in un posto dove una volta pulsava la vita di tante persone, giovani e famiglie che oggi sono costrette ad abitare negli alloggi provvisori».

Il lettore parla di «uno scenario vergognoso» e di «una ferita che così non verrà mai rimarginata: cosa devono sopportare ancora le persone che abitano ancora nelle Sae e oggi vedono ancora le loro case in quello stato!»

Non mancano poi le accuse a chi avrebbe dovuto da tempo intervenire. «Si sono succeduti diversi governi a livello nazionale e regionale – afferma il lettore – eppure mi sorge una domanda: come mai tutto è ancora fermo? Tutti i politici che hanno sbandierato proclami per quei luoghi dove sono? Dove sono finiti gli aiuti che le persone hanno mandato da tutta Italia per queste persone?». E ancora. «Possibile che per dare delle abitazioni dignitose e far tornare quei paesi alla normalità ci vogliano più di 5 anni? Vi siete dimenticati di loro?». Forse qualcuno dovrebbe dare una risposta.

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