Ascoli Piceno-Fermo

Osservatorio sull’infanzia di San Benedetto, Armata: «Cresce nei giovani la protesta verso la società»

Per il coordinatore dell'ente le norme sul covid e la chiusura prolungata delle scuole stanno aumentando aggressività e nevrosi di bambini e ragazzi. L'appello al Garante regionale dell'Infanzia

Isolamento Domicialiare, adolescente

ASCOLI – «Le forme di rivalsa dei giovani nei confronti della società sono in forte aumento». Lo sostiene Tonino Armata, coordinatore dell’Osservatorio infanzia e adolescenza del Comune di San Benedetto.

«Le norme sul covid e le chiusure delle scuole – dice l’esperto – stanno privando i bambini ed i ragazzi di modalità di socializzazione per loro indispensabili. Essi devono studiare e formarsi un’educazione, ma per crescere hanno bisogno anche di restare a contatto con i loro coetanei. Se gli istituti restano bloccati e le lezioni si svolgono solo a distanza – sottolinea Armata – tutto ciò non può avvenire. Anzi si alimenta la loro aggressività e protesta contro tutto il mondo degli adulti che li ha costretti in questa situazione, in questo limbo fuori dal tempo».

Come reagire a questa condizione, che ormai in Italia si protrae da un anno?
«Naturalmente nel breve riaprendo le scuole, come per l’infanzia e le primarie si pensa di fare ed in sicurezza- risponde il coordinatore dell’Osservatorio. Favorendo con ciò anche un ritorno alla normalità della gestione familiare da parte di genitori che lavorano o hanno impegni da svolgere. Ma nel lungo periodo – aggiunge Armata – occorre che lo Stato utilizzi molta parte dei fondi europei che dovrebbero arrivare, per investire nel settore scolastico e in particolar modo negli asili nido, dove il piccolo ha i primi contatti con la società esterna alla famiglia».

Il rischio di pesanti conseguenze psicologiche sullo sviluppo di bambini e ragazzi, in un fase dello loro vita di primaria importanza per una crescita sana ed equlibrata, è stato evidenziato da molti esperti. E ciò direttamente a causa delle norme restrittive di prevenzione sanitaria, che spesso hanno cambiato in poche settimane il regime scolastico in vigore, passando da lezioni in presenza ad altre in dad e spesso con notevoli disagi per alunni e docenti.

Ma il coordinatore dell’Osservatorio sull’infanzia di San Benedetto, attivo da 6 anni, ricorda un’altra criticità prodotta dalla crisi dell’ultimo anno. «Con l’emergenza si è fermato ogni intervento e programma da parte di organismi che si dovevano occupare di tutelare le fascie giovanili – dichiara Armata. E mi riferisco anche alla figura del Garante regionale per i diritti dell’infanzia. Una situazione che bisogna superare con urgenza, se vogliamo attenuare l’impatto drammatico che la vicenda covid sta causando sulle fascie più fragili della società e che saranno il nostro futuro».

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