Ascoli Piceno-Fermo

«Acqua torbida e bollette salate, ora basta», a Folignano i cittadini formano un comitato

Nel comune piceno la problematica si ripropone da diverso tempo e non è stata mai trovata una soluzione definitiva

Una delle casette dell'acqua presenti a Folignano, usate dai cittadini per rimediare

FOLIGNANO – Un problema che si ripropone, ormai, da diversi anni. Si tratta della fuoriuscita di acqua torbida, o comunque di colore giallastro, dai rubinetti di diverse abitazioni che si trovano nel comune piceno di Folignano. Nonostante le ripetute segnalazioni rivolte alla Ciip sia dai residenti che dal sindaco Matteo Terrani, la situazione non è mai stata risolta in maniera definitiva. Di tanto in tanto, per non dire spesso, continua a essere erogata acqua di dubbia qualità e alcuni cittadini hanno deciso di dire ‘basta’.

La protesta

Si è infatti costituito un apposito comitato, denominato ‘Acqua buona per Folignano’, che ha lanciato una petizione popolare per far sentire ancora più forte la propria voce. «Dopo anni di angherie subite per opera di una società pubblica e dei suoi amministratori, abbiamo deciso che può bastare – spiegano i componenti del comitato, quest’ultimo animato anche da professionisti, commercianti e artigiani -. Migliaia di utenti, nel nostro territorio, sono costretti dal 2018 ad utilizzare milioni di litri di acqua minerale da bere o munirsi, a pagamento, di impianti casalinghi di dubbia efficacia potabilizzante. Un esame approfondito è stato dedicato, prima della costituzione del comitato, alla verifica degli aumenti delle bollette, in percentuali che in alcuni casi hanno raggiunto il 200 per cento, approfittando del costo ‘contenuto’ dei consumi familiari, un aumento del numero di scaglioni e l’abbassamento dell’ultimo scaglione di prezzo da 150 a 100 metricubi».

L’altro problema

«Per non parlare, poi – prosegue il comitato -, della trasformazione delle tre sorgenti di emergenza di Castel Trosino in sorgenti di captazione permanente, con un piano di monitoraggio ambientale in cui l’Arpam ha definito tre parametri ovvero ferro, nitrati ed arsenico ma di cui nulla è dato sapere a noi consumatori ed utenti di Folignano, perché il nostro territorio è alimentato esclusivamente da queste tre sorgenti. E’ evidente che questa è solo la prima fase di una iniziativa popolare che utilizzerà le migliori risorse professionali per la propria tutela, che auspichiamo venga supportata dalla amministrazione comunale di Folignano e da tutti i gruppi consiliari. Abbiamo anche proposto – conclude il comitato – di prevedere i ristori dei disagi e dei maggiori costi che la popolazione di Folignano da anni sta sopportando, nonchè il blocco immediato degli aumenti stabiliti con la delibera Ciip e Ato dello scorso novembre». A comporre il comitato, al momento, sono Pierluigi Pagnoni, Chiara Occhionero, Vittorio Daziani, Emidio Bruni, Maria Cristina Urbanelli, Stefano Baiocchi, Emidio Albanesi, Paolo Paoletti e Adriano Traini.

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