Ascoli Piceno-Fermo

Abitazioni per disabili e aiuti agli anziani soli: Ascoli diventa una città sempre più inclusiva

A fare il punto sui progetti avviati è l'assessore Massimiliano Brugni, che annuncia anche contributi per chi ha problemi economici

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Il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e l'assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni

ASCOLI – Ascoli si appresta a diventare sempre più una città accessibile, che non lascia indietro proprio nessuno. Tanti, infatti, sono i progetti che il Comune ha in serbo per quanto riguarda il sociale, sia a favore delle persone disabili che delle famiglie più bisognose. A fare il punto delle attività in programma è direttamente l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni.

Fronte disabilità

Il primo progetto riguarda i diversamente abili. A tre mesi dall’inaugurazione del primo appartamento del progetto ‘Dopo di noi’, dove dallo scorso dicembre alloggiano Nazzareno, Nando e Marco, tre ragazzi con disabilità che possono finalmente fruire di una struttura ad hoc per trascorrere una vita in autonomia ma anche in reciproca compagnia, l’amministrazione comunale ascolana ha infatti acquisito altre tre abitazioni da destinare a otto nuovi inquilini. «Grazie ai fondi del Pnrr siamo riusciti ad ampliare il progetto – conferma Brugni -, con questi altri tre appartamenti ricavati al primo piano del Ferrucci. Stiamo procedendo con l’abbattimento delle barriere architettoniche per renderli accessibili e a breve li consegneremo a otto persone con disabilità. Ascoli sta diventando una città sempre più inclusiva e attenta alle necessità delle famiglie più bisognose di una mano».

Le altre iniziative

Diverse, infatti, saranno le iniziative promosse nei prossimi mesi. «Presto daremo corso alle liquidazioni dei contributi per i circoli degli anziani – prosegue l’assessore -, che ormai sono dei veri punti di riferimento nei quartieri e nelle frazioni. Inoltre, è già partito il progetto ‘Antenne per un sorriso’, organizzato con la Pagefha e le Acli. Questo prevede una mappatura di tutti gli anziani che vivono da soli e che necessitano di un aiuto concreto, sotto ogni punto di vista: dalla semplice telefonata per scambiare due chiacchiere fino alla spesa e alla consegna dei medicinali a domicilio. Non possiamo restare indifferenti, infatti, dinanzi al dramma della solitudine e una città che vuole crescere deve essere obbligatoriamente al fianco di chi soffre».  Nel frattempo, a proposito di servizi sociali, è già operativo il progetto ‘Prins’, avviato in sinergia con il Polo dell’accoglienza e della solidarietà. «Si tratta di una iniziativa che permette di dare immediata assistenza a tutte quelle persone che hanno problemi economici – continua Massimiliano Brugni -. Ognuno di loro può rivolgersi a un numero di telefono che consente di ricevere aiuto per sette giorni alla settimana, 24 ore su 24. È una sorta di ‘telefono amico’ per chi cerca ospitalità nella notte, ha bisogno di recarsi a mensa per il pranzo oppure chiede di trovare un lavoro».

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