Ascoli Piceno-Fermo

7 milioni di”mascherine del sorriso” della Dienpi nelle scuole con studenti non udenti

«L'ordine dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid, guidata dal generale Figliuolo. I dispositivi indossati anche da compagni di classe e professori» fa sapere l'azienda di San Benedetto del Tronto

La mascherina del sorriso della Dienpi srl

La “mascherina del sorriso”, brevettata dall’azienda Dienpi di San Benedetto del Tronto (AP), entrerà nelle scuole italiane con studenti non udenti. Lo fa sapere la stessa azienda marchigiana, attraverso un post su Facebook.

«Abbiamo ricevuto un ordine dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid, guidata dal generale Figliuolo, per 7 milioni di mascherine trasparenti. Le uniche finora ad aver ottenuto l’autorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità, saranno destinate agli studenti non udenti ma indossate anche da compagni e professori», scrive Doriana Marini, amministratore delegato della Dienpi.

L’azienda Dienpi

L’iniziativa del Ministero dell’Interno nasce dalla difficoltà di comunicare che l’uso obbligatorio e generalizzato delle mascherine comporta per le persone sorde o con ipoacusia, per coloro che usano impianti cocleari o apparecchi acustici, e in generale per chi utilizza la lettura delle labbra per comprendere. Nei suoi provvedimenti, il Governo ha sempre mantenuto fermo il principio che la mascherina non è obbligatoria per quelle persone la cui disabilità è incompatibile con il suo utilizzo, e non è obbligatoria neanche per gli accompagnatori di queste persone nel momento in cui devono comunicare con loro. Ma sono numerose le segnalazioni di cittadini e di associazioni, che lamentano la mancata applicazione dell’esenzione dall’uso dei dispositivi di protezione, spesso causata dall’errato convincimento di incorrere – nell’abbassarsi la mascherina – in un comportamento passibile di sanzioni. L’adozione della mascherina del ‘sorriso’ della Dienpi per gli studenti non udenti vuole essere una prima risposta a questa difficoltà.

Lo scorso anno, con l’esplosione della epidemia, l’azienda marchigiana, specializzata nella produzione di stampe, decorazioni e etichettature per i marchi d’abbigliamento e calzature di fascia medio-alta, ha ricalibrato l’attività avviando la produzione di mascherine. La Dienpi è stata tra le prime, in Italia, ad ottenere la certificazione di produzione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Oggi che l’azienda è tornata a lavorare per il settore moda, non ha però messo da parte l’attività sui presidi di protezione, e ha inventato le mascherine trasparenti con tutti i crismi amministrativi e sanitari per agevolare la lettura del labiale alle persone sorde e far tornare a sorridere tutte quelle ‘mascherate’ in genere.

L’ordine da 7 milioni di pezzi è arrivato dopo che la mascherina trasparente ha concluso positivamente l’iter di certificazione CE come mascherina chirurgica di Tipo II R , Dispositivo Medico di Classe 1 «Il presidio è sostanzialmente identico alla versione originale certificata ISS ma con una miglioria nella trasparenza», fa sapere sempre l’azienda.

Il dispositivo è realizzato in tessuto non tessuto triplo strato accoppiato e ha un inserto in PET, trattato con una sostanza antiappannante, in corrispondenza del labiale. La struttura commissariale prima di richiedere il preventivo all’azienda ha fatto sperimentare l’efficacia della mascherina a due scuole, una di Padova e l’altra di Roma.

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