Ancona-Osimo

Wwf Marche: «La Regione finanzia le associazioni venatorie ma dimentica la biodiversità»

«Da tre anni l'ente di via Raffaello ha fortemente ridotto e a volte completamente cancellato i finanziamenti rivolti alla conservazione della natura e all’educazione ambientale», spiega l'associazione ambientalista

ANCONA – La Regione Marche finanzia la “valorizzazione della cultura e delle tradizioni faunistico venatorie” ma dimentica la conservazione della biodiversità e l’educazione ambientale. Questa la denuncia dell’associazione Wwf Marche centrali Ancona Macerata, presieduta da Marco Pietroni, che ricorda come con una delibera della Giunta Regionale e relativo bando, siano stati concessi 20mila euro l’anno alle associazioni venatorie per iniziative legate alla cultura e tradizioni dei cacciatori.

«Non possiamo che far notare come da tre anni la Regione Marche abbia fortemente ridotto e a volte completamente cancellato i finanziamenti, previsti anche da leggi della stessa Regione, rivolti alla conservazione della natura e all’educazione ambientale» fa sapere l’associazione. Nello specifico il Wwf rappresentato da Pietroni parla «dell’azzeramento dei finanziamenti per i Centri di Educazione Ambientale, degli investimenti nelle aree protette che ad oggi devono ancora ricevere il contributo ordinario per il 2107, della gestione precaria del recupero e cura della fauna selvatica dimostrata dall’assenza dei Centri di Recupero Animali Selvatici provinciali, previsti dall’art. 21 della L.R. 15/11, ma mai attivati ad eccezione di quello presente nella Provincia di Pesaro e Urbino».

Il Wwf Marche inoltre, spiega che nel Programma Operativo Regionale sono a disposizione 570 milioni di euro ma che «nella casella “Natura” ha lasciato un bello “zero”: «Ci auguriamo che la Regione Marche ritrovi il giusto equilibrio tra le esigenze delle associazioni venatorie e di quelle ambientaliste. Quest’ultime sono le vere promotrici della conservazione della natura e dell’educazione ambientale attraverso la diffusione di una cultura sostenibile in grado di formare cittadini consapevoli dell’importanza di rispettare e valorizzare l’ambiente in cui vivono».

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