Ancona-Osimo

Violenza sessuale a Torrette, il mendicante: «Tutto falso, vogliono il posto dove chiedo l’elemosina»

Ha risposto così, nell'interrogatorio di garanzia, il 35enne romeno finito in manette martedì dopo le denunce di due donne, madre e figlia

L'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

ANCONA – Ha respinto le accuse di violenza sessuale ed estorsione nei confronti di madre e figlia, le due donne senzatetto che lo hanno fatto finire in manette.

«Vogliono il mio posto, quello dove chiedo l’elemosina, per questo ce l’hanno con me ma io non le ho violentate». Così il 35enne romeno, V. L., ha risposto al gip Sergio Casarella, questa mattina, nell’interrogatorio di garanzia che ha avuto luogo nel carcere di Montacuto dove è ristretto. Il suo avvocato Mauro Paolinelli ha chiesto i domiciliari e fornirà entro domani un indirizzo di residenza dove un parente potrebbe accoglierlo. Il giudice si è riservato sulla richiesta.

Il 35enne era stato arrestato dai carabinieri di Collemarino all’ospedale di Torrette dove era solito stazionare per chiedere l’elemosina. Le due donne lo hanno denunciato a fine luglio facendo partire un’indagine dei militari guidati dal comandante Giuseppe Colasanto. Le violenze si sarebbero consumate nei bagni dell’ospedale regionale dove le due clochard e il mendicante vivevano accampati da anni.

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