Ancona-Osimo

Video sui gay, il candidato Pd Fabio Ragni rischia sanzioni

È accusato di omofobia il giovane democrat Fabio Ragni, finito nella bufera per il suo video "Acqua di frogio". Il giovane ha spiegato che «il video era stato realizzato 4 anni fa e cancellato da mesi. È un attacco costruito ad arte», ma ora rischia sanzioni dal Pd

Un'immagine tratta dal video "Acqua di frogio", realizzato da Fabio Ragni

ANCONA – Rischia sanzioni dal Pd il venticinquenne candidato alla segreteria del partito di Ancona, Fabio Ragni, autore del video omofobo “Acqua di frogio” rilanciato dalla rete. Dopo il caso del consigliere comunale di Ancona Diego Urbisaglia, espulso dal Pd la scorsa settimana per un post su Facebook contro la vittima del G8 di Genova Carlo Giuliani, ora tocca a Fabio Ragni, che ha fatto scoppiare le polemiche.

L’accusa è di omofobia per lo studente di Giurisprudenza e appassionato di regia Fabio Ragni che ha postato su Facebook un video realizzato con alcuni amici in cui vengono presi in giro gli omosessuali. “Acqua di frogio” è il titolo del video che racconta le difficoltà in amore del protagonista, almeno fino a che non prova il profumo che dà il titolo al corto e che sarebbe in grado di «trasformare» gli eterosessuali in gay. Acqua di frogio, appunto. Il video era stato rimosso da Fb in tempi rapidi, ma il sito Gaypost.it lo ha ripreso e rilanciato sulla rete per denunciare l’episodio.

Fabio Ragni

In pochissimo tempo i commenti contro il giovane 25enne democratico di Jesi, Ragni si sono moltiplicati, e hanno invaso la sua pagina Facebook. Poi lo stesso Ragni è intervenuto con un post su Fb: «Chi mi conosce sa che persona sono, sa che mi sono battuto per i diritti degli omosessuali, sa che ero a favore di una legge Cirinnà che prevedesse i matrimoni e non solo le unioni civili. Detto questo mi scuso con tutta la comunità gay se il video che ho fatto ha offeso. Mi dispiace, non ho giustificazioni, se non il fatto che il video in questione è stato fatto molto tempo fa. Ho poi provveduto a rimuoverlo in tempi non sospetti perché ho, ben pensato, fosse di cattivo gusto. Concludo dicendo due cose: mi spiace essere dipinto come quello che non sono e spero di non essere martoriato per un errore goliardico di oltre 3 anni fa. Grazie a tutti coloro che in queste ore mi hanno girato i loro messaggi di stima, affetto ed incoraggiamento». Raggi ha anche spiegato che «il video era stato girato 4 anni fa e poi, a febbraio-marzo scorsi, rimosso da Youtube. Qualcuno lo ha scaricato prima e l’ha tenuto per rimetterlo in rete al momento opportuno». Per il giovane si tratta di «un attacco costruito ad arte in un momento rilevante per il partito provinciale». Da Ancona però il caso Ragni è già rimbalzato a Roma e ora si attendono possibili sviluppi.

Sotto il video denunciato da Gaypost.it

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