Ancona-Osimo

Vicenda Agorà: Sabrina Sartini esprime solidarietà alle lavoratrici

Il sindaco di Monte San Vito vicina alle operatrici che lavorano nella Residenza Protetta per anziani e sono senza stipendio da mesi. «Con i soldi del mio comune l'Agorà paga altri dipendenti. Agiremo legalmente»

Il sindaco Sartini e la Giunta di Monte San Vito

FALCONARA Solidarietà alle lavoratrici di Agorà Marche che da mesi attendono il pagamento regolare degli stipendi. È quanto esprime Sabrina Sartini, sindaco di Monte San Vito, nei confronti della ventina di operatrici che lavorano per conto del comune di M.S.Vito nella Residenza Protetta per anziani attualmente ubicata nei locali di via Roma, all’angolo con via Marsala, a Falconara. «Il comune di Monte San Vito – afferma il sindaco Sabrina Sartini – paga regolarmente Agorà e più volte siamo intervenuti per far pagare gli stipendi alle lavoratrici. Il problema nasce dal fatto che il rapporto con Agorà è alla conclusione visto che entro un mese la Residenza Protetta sarà ritrasferita regolarmente a Monte San Vito. Agorà paga altri dipendenti – polemizza il sindaco – coi soldi del mio comune ed ho già dato mandato al funzionario comunale per vedere se c’è la possibilità di sospensione dei pagamenti e di escussione delle polizze contro Agorà. Il trasferimento della Residenza Protetta nella struttura di Monte San Vito è previsto entro pochissime settimane. Le lavoratrici hanno tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto oltre che l’impegno, con il rientro a M.S.Vito, a cessare ogni rapporto con Agorà in considerazione che il servizio nel nostro comune sarà gestito dalla ditta KCS».

Sabrina Sartini, sindaco di Monte San Vito

Le venti lavoratrici che non ricevono puntualmente lo stipendio ringraziano il sindaco di Monte San Vito per la solidarietà espressa e rincarano la dose. «È gravissimo che Agorà paghi altri dipendenti con i soldi del comune di Monte San Vito. Riteniamo di meritare un trattamento equo rispetto agli altri dipendenti delle strutture che operano a Falconara nello stesso stabile e che ricevono i salari con puntualità. Siamo in estrema difficoltà e attendiamo che anche i sindacati ci aiutino perché fino ad ora in tanti hanno parlato ma nessuno ci è stato vicino ed ha cercato concretamente di risolvere i nostri problemi».

 

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