Ancona-Osimo

Vertenza Caterpillar, comportamento antisindacale da parte dell’azienda: il giudice prende tempo

L’udienza, tenutasi al tribunale di Ancona, sezione lavoro, ha visto parlare i quattro testimoni portati da sindacati e azienda. L'azienda non avrebbe denunciato in tempo nelle riunioni mensili lo stato di difficoltà. Il giudice si è riservato

Il tribunale di Ancona

ANCONA – Bisognerà attendere ancora per capire se c’è ancora uno spiraglio per salvare gli oltre 200 posti di lavoro dello stabilimento Caterpillar di Jesi. Il giudice della sezione lavoro del tribunale di Ancona, Tania De Antoniis, oggi ha proceduto con l’audizione di due testimoni chiesti dai sindacati, due lavoratori, e dei due testimoni portati dall’azienda, un ex dipendente e un direttore di settore. Poi ha tolto l’udienza riservandosi sul giudizio che verrà sciolto nei prossimi giorni.

L’amministratore delegato Caterpillar, Jean Mathieu Chatain,in camicia bianca

 L’ammissione dei testi è stata decisa sopo la denuncia per comportamento antisindacale da parte dell’azienda perché non ha anticipato nelle riunioni specifiche lo stato di difficoltà vissuto e l’intenzione di procedere con la mobilità ed infine il licenziamento per chiusura dello stabilimento jesino. Un’udienza durata più di due ore oggi e finita appunto con una riserva. 

«Aspettiamo fiduciosi la decisione – ha commentato l’avvocato Franco Focareta, legale della Fiom e in rappresentanza anche delle altre sigle sindacali – il giudice è stato molto attento e disponibile. I tempi? Saranno brevi perché ha dato un calendario molto stretto». Proprio i sindacati avevano ritenuto, nell’udienza precedente, che prima di discutere il merito della denuncia era necessario ascoltare due informatori che potevano riferire i contenuti delle riunioni che si facevano semestralmente in azienda proprio con i rappresentanti dei lavoratori. Il giudice quindi aveva accolto la loro audizione dando la possibilità anche alla Caterpillar di nominare due testimoni da sentire. Uno oggi avrebbe ammesso di non ricordare bene i fatti e l’altro si sarebbe allineato a quanto sostenuto dai sindacati.

Quello che i rappresentanti dei lavoratori mirano a dimostrare è che fino al 10 novembre, un mese prima che Caterpillar annunciasse i licenziamenti, non c’erano i sentori di una annunciata mobilità. Sindacati e lavoratori hanno portato Caterpillar davanti al giudice non per contestare la libertà di una azienda di decidere di chiudere ma perché nell’ordinamento sono previsti organi di informazioni preventivi. Caterpillar avrebbe violato questo.

Se il giudice darà ragione alla vertenza di Fiom, Fim Cisl e Uilm Uil verrebbero azzerate le procedure che dovranno ripartire da capo, cercando soluzioni per non perdere sito e lavoratori. Per i sindacati oggi c’era anche l’avvocato Alessandro Giuliani.

Ti potrebbero interessare

Jesi, Caterpillar – Imr: accordo. Passano in 103

La soglia minima delle 150 adesioni originariamente fissata per la validità dell’operazione, la si è dovuta considerevolmente abbassare. Dei 189 coinvolti dalla procedura di licenziamento, molti avrebbero preferito una eventuale buonuscita