Ancona-Osimo

Verità e falsi miti sui consumi energetici degli elettrodomestici

Si dice che lasciare in stand-by gli elettrodomestici incida sui costi, ma è davvero così? La risposta, in realtà, dipende dal dispositivo e non è universale. Ecco perchè

foto, Pixabay

Cercheremo in questo articolo di spiegare, e sfatare, alcuni falsi miti che circolano in rete riguardo i consumi energetici in casa, ovvero quelli derivanti dall’uso degli elettrodomestici più comuni come phon, caricabatterie o televisore. A quanto ammonta un taglio dell’uso di questi dispositivi? È vero che lo stand-by procuri ingenti dispendi energetici?

Proviamo a capire cosa è vero e cosa, invece, potrebbe non esserlo. Prima di addentrarci in questa profonda ricerca vorremmo suggerire un metodo realmente efficace per dare un taglio ai costi energetici. Ci riferiamo alla buona abitudine di confrontare i prezzi luce e gas per risparmiare sulle bollette, un’operazione facile e rapida che ci permette di avere maggior consapevolezza su quanto effettivamente spendiamo quotidianamente e cosa offre in alternativa il mercato.

Lo stand-by incide sulla bolletta?

Da sempre si dice che lasciare in stand-by gli elettrodomestici incide sui costi, ma è davvero così? La risposta, in realtà, dipende dal dispositivo tenuto in stand-by e non è universale e valida per tutti. Quindi se si ha un vecchio televisore, di quelli acquistati oltre cinque anni fa, il consumo dello stand-by potrebbe essere più incisivo di quello procurato da un modello a massima efficienza energetica.

Lo stesso vale per tutti gli elettrodomestici, perché, com’è ovvio, i modelli più recenti seguono norme europee differenti in materia di consumo energetico. Ad ogni modo, secondo l’ENEA, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, tuttavia, il consumo sarebbe piuttosto significativo perché, in un calcolo medio per una famiglia di quattro persone, questo coinciderebbe in circa 135 euro all’anno. Se possiamo spegnere tutto, quindi, non evitiamo di farlo.

Qual è l’elettrodomestico più energivoro?

Per anni si è pensato che il maggior colpevole del consumo energetico fosse il phon ma oggi, vista la grande diffusione degli elettrodomestici a classe energetica A, non è più così. In altre parole non c’è un elettrodomestico più energivoro di altri in generale perché la risposta è da ricercare in casa, valutando la presenza di dispositivi di vecchia o nuova generazione.

Chiaramente il maggior consumo deriva dai dispositivi accesi continuamente, come ad esempio il frigorifero che, tuttavia, non possiamo certamente spegnere all’occorrenza. L’elettrodomestico più energivoro, quindi, è il più obsoleto della casa nonché quello che, per incuria o bisogno, resta acceso per tempi più dilungati. La “caccia alle streghe”, quindi, deve essere condotta verso i dispositivi non efficienti che, visto il costo dell’energia, dovrebbero presto essere sostituiti.

È vero che le lampadine Led fanno risparmiare?

Che le lampadine a Led facciano risparmiare è assolutamente vero. La tecnologia Led, nota come diodo emittente, permette di contrarre i consumi in modo esemplare e assicurare, al tempo stesso, durevolezza e affidabilità per anni. Per risparmiare su questa voce di spesa, quindi, non occorre fare altro che acquistare lampadine Led di ultima generazione e sostituirle a quelle che si hanno in casa. In generale si ritiene che permettano di risparmiare dal 60 al 90%, con solo un piccolo investimento iniziale per l’acquisto.

Le lampade Led sono utilizzate oggi per innumerevoli allestimenti per illuminare la casa, sono destinate a durare molto più a lungo e sono resistenti a qualsiasi condizione ambientale. Ecco perché esistono versioni anche per l’esterno, ideali per avere illuminazione calda e rapida a costi drasticamente ridotti.

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