Ancona-Osimo

Valmusone, occhio alle truffe telefoniche: l’appello del sindaco di Offagna

Ne sarebbero state segnalate diverse in queste settimane alle forze dell'ordine. Il primo cittadino offagnese ha preso provvedimenti

Immagine di repertorio

OFFAGNA – È una nuova truffa che ha coinvolto tantissime persone anche nella vallata del Musone, spinte a chiedere aiuto a carabinieri e polizia postale. Ignoti inviano sms alla potenziale vittima spacciandosi per il figlio e raccontando di avere il cellulare fuori uso perché caduto nell’acqua. Proprio per quel motivo hanno bisogno di un bonifico da circa mille e 400 euro per sopperire al danno. La comunicazione arriva da un altro numero ma su Whatsapp compare davvero il nome del figlio della vittima. Diverse le chiamate ai carabinieri della zona. Una sola signora, anziana, sarebbe caduta a metà nella trappola perché, cercando di chiamare il figlio per chiedere conferma, effettivamente non riusciva a mettersi in contatto con lui. Prima dell’ok al bonifico però, l’accortezza di un parente ha sventato la truffa. Una variante a questa truffa è la richiesta del codice utente e password dimenticato per accedere nel conto.

L’appello del sindaco di Offagna

Anche il sindaco di Offagna Ezio Capitani proprio in queste ore ha divulgato un appello rivolto ai suoi concittadini e non solo: «Recentemente sono avvenuti tentatici di truffe telefoniche a danno di concittadini tramite Whatsapp o sms, fortunatamente sventati. Si invita a non dare seguito alle richieste di bonifici, ricariche di carte o codici di sicurezza apparentemente ricevute da congiunti e amici attraverso messaggi o telefonate. Verificare sempre prima direttamente dalle persone interessate. Fare riferimento, per chi ha partecipato, ai consigli dispensati nel corso dell’incontro organizzato qualche tempo fa dal comando della compagnia carabinieri di Osimo. Le banche o altre istituzioni di servizio pubblico non chiedono mai per telefono o per messaggio codici riservati del proprio servizio online, delle carte di credito o di debito».

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