VALMUSONE – Il tessuto imprenditoriale della zona Sud di Ancona continua a mostrare segnali di difficoltà. Secondo i dati elaborati dalla Cna di zona Sud di Ancona e dal Centro Studi Sistema Cna, basati sulle informazioni di Infocamere, nel 2024 il saldo tra imprese nate e cessate nei comuni di Osimo, Castelfidardo, Loreto, Sirolo, Numana e Offagna evidenzia una generale contrazione, con rare eccezioni positive.
La situazione in ogni Comune
Nel comune di Osimo, il saldo rispetto al 2023 è negativo, con una perdita di 38 imprese (meno 1,3 per cento). Un dato comunque migliore rispetto agli anni precedenti, quando il calo era stato più marcato (meno 3 per cento nel 2023 e meno 5,5 nel 2022). Tuttavia, il trend negativo prosegue: negli ultimi dieci anni il numero di imprese è diminuito di 366 unità (meno 11,4). A livello settoriale, le flessioni più significative si registrano nel commercio (meno 4,1) e nell’agricoltura (meno 4,5). Anche Castelfidardo chiude l’anno con un saldo negativo: meno 21 imprese (meno 1,4 per cento). Dal 2015 a oggi, la città ha perso 136 attività, passando da 1.633 a 1.497 (meno 8,3). Il commercio (meno 2,4) e l’agricoltura (meno 4,4) seguono il trend delle altre città, ma l’elemento più preoccupante è il calo del settore manifatturiero, che registra una contrazione del meno 3,4. Considerando che Castelfidardo ha una forte vocazione industriale, questa flessione rappresenta un segnale d’allarme per l’economia locale. Tra le principali città della zona, Loreto è quella che mostra i dati più critici. Se nel 2023 il calo delle imprese risultava più contenuto rispetto ai comuni vicini, nel 2024 la città registra la peggiore performance con una contrazione di 23 attività (meno 2,6). Il bilancio degli ultimi dieci anni è ancora più allarmante: le imprese lauretane sono diminuite di 134 unità (meno 13,4), un segnale di un declino costante e apparentemente inarrestabile. Particolarmente significativo il crollo del settore della ristorazione e dei servizi alberghieri, che perde 11 attività, passando da 88 a 77 unità (meno 12,5). Un dato che potrebbe riflettere un calo dell’attrattività turistica della città.
La parola al segretario Cantori
«La zona Sud di Ancona ha storicamente un legame forte con il settore manifatturiero, il che spiega perché, in molti casi, i dati siano migliori rispetto alla media provinciale (meno 2,5 per cento) e a quelli della città di Ancona (meno 2,35 per cento) – spiega Andrea Cantori, segretario della Cna di zona Sud di Ancona -. Se escludiamo Loreto e Offagna, che rappresentano le situazioni più critiche, gli altri comuni mostrano una maggiore tenuta. Tuttavia, questo non deve indurci a facili illusioni: il numero complessivo di imprese, con l’eccezione di Numana, è in costante calo, e persino il settore manifatturiero, da sempre il motore della zona, inizia a perdere terreno. I comuni più in difficoltà, Loreto, Offagna, e in misura minore Sirolo e Camerano sono quelli in cui l’economia si basa maggiormente sul turismo, il commercio e la ristorazione. Questo dimostra ancora una volta quanto il settore dei servizi sia strutturalmente fragile e maggiormente esposto alle crisi economiche. L’inflazione e le tensioni internazionali hanno sicuramente aggravato la situazione, rendendo ancora più evidente la necessità di politiche mirate a sostenere queste imprese».