Ancona-Osimo

Uscita a Nord, AIC: «Progetto impattante e poco sostenibile»

Il movimento politico spiega perché non ha sottoscritto il documento unitario votato in consiglio comunale. Nel frattempo è stato richiesto un consiglio aperto sul tema viabilità e infrastrutture

ANCONA – Altra Idea di Città ha deciso di non sottoscrivere il documento firmato da tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, sull’uscita a nord, e di astenersi al momento del voto per le forti perplessità sul progetto.

«Progetto di uscita del traffico dal porto che ormai – spiegano – tra un cambiamento di piani e l’altro, è in fase di studio da oltre 30 anni. Dopo l’abbaglio durato un paio di decenni sull’uscita ovest (solo tre anni fa Simonella, Mancinelli e Nencini rassicuravano sulla sua realizzazione in tempi brevi), gli stessi governanti, gli stessi gruppi di interessi, da destra fino al M5S in versione governativa, ripropongono l’ennesima grande opera proprio a ridosso dell’area in frana. Gallerie, viadotti, raddoppi di carreggiata, tutto in un’area franosa, malgrado gli allarmi di geologi, ingegneri e associazioni. Per non parlare poi della scelta di perseguire ancora la strada arcaica della costruzione di grandi strade dedicate al traffico su gomma con conseguente impatto ambientale e paesaggistico».

«In tutto il mondo – continua Altra Idea di Città – i paesi più sviluppati investono su progetti a lungo termine sostenibili e a basso impatto ambientale, mettendo al centro trasporto su ferro, intermodalità e soluzioni all’avanguardia in tema di mobilità alternativa. Ancora una volta, invece, nel capoluogo marchigiano si va in direzione opposta dimostrando poca lungimiranza e zero progettazione. Dunque, lungi da noi derubricare il problema dell’uscita del traffico pesante dal porto e le note disastrose conseguenze su Torrette e dintorni (recentemente martoriata dalla costruzione di un MC Donald’s e dalla realizzazione di una rotatoria molto poco fortunata), ma non possiamo esimerci dal palesare, ancora una volta in solitudine, una posizione critica rispetto ad una scelta che rischia di condannare la città ad un’infrastruttura vecchia e impattante. Il mondo sta cambiando, le proteste in tutto il mondo a difesa del pianeta e a favore di una riconversione ecologica della società dovrebbero imporre a tutti una seria riflessione sul futuro mettendo al centro scelte politiche sostenibili. Non sarebbe ora di iniziare a ragionare di questo anche ad Ancona, piuttosto che insistere con progetti impattanti e molto poco sostenibili?».

Lunedì, nella seduta del consiglio comunale, era stata approvata la mozione della maggioranza sull’Uscita a Nord, con il solo voto contrario del consigliere Francesco Rubini (AIC). Con la mozione, il consiglio ha impegnato il sindaco e la Giunta «a chiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite comunicazione formale, di dare mandato ad Anas di procedere alle ulteriori fasi di progettazione dell’opera nelle quali indicare e verificare tutti gli accorgimenti tecnico progettuali finalizzati alla realizzazione dell’opera stessa, tenendo in considerazione la particolare fragilità dell’area in cui l’opera si inserisce, senza ulteriori ritardi». Inoltre ha impegnato sindaco e giunta «a chiedere al Mit di attivarsi nei confronti di Anas Spa affinché il tratto di strada da via Mattei a Torrette torni nella competenza statale in quanto costituente la parte terminale del realizzando progetto di viabilità statale».

Nel frattempo, i consiglieri comunali del gruppo Lega-MNS, Marco Ausili, Maria Grazia De Angelis e Antonella Andreoli, e il consigliere di Fratelli d’Italia Angelo Eliantonio hanno depositato la richiesta di convocare un consiglio comunale aperto sul tema dell’Uscita a Nord e sulla viabilità di Torrette. La richiesta è stata sottoscritta dai consiglieri di Forza Italia, 60100 e Movimento 5 Stelle.

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