Ancona-Osimo

Università, il bilancio della Politecnica: 5 mln di utile, alto tasso di occupazione dei laureati

Il rettore Sauro Longhi: «I nostri studenti vengono subito assunti con ottimi stipendi e il 65% lavora nelle Marche. Lascio l’incarico di rettore con tranquillità e molta soddisfazione». Il 15 luglio si apriranno le iscrizioni

ANCONA – L’alta efficienza gestionale-organizzativa della Politecnica è confermata dal bilancio di esercizio 2018, con 5 milioni di utile. L’Ateneo ha un indice di tassazione (rapporto tra tasse degli studenti e il finanziamento pubblico FFO) del 15,9%, fra i più bassi a livello nazionale. Secondo i dati di Alma Laurea, a 3 anni dalla laurea la retribuzione media dei neo-laureati è pari a 1.389 euro, mentre il tasso di occupazione è dell’89%. L’Univpm è nel “cluster” delle università del nord.

«La nostra Università – dichiara il rettore Sauro Longhi presentando il bilancio 2018 – si è sempre distinta e continuerà a distinguersi per l’alta efficienza organizzativa e gestionale. I bilanci sono stati sempre in ordine e quest’anno abbiamo registrato un utile di esercizio di 5 milioni, pari al 3,9% del “Totale Proventi”. È stato dunque registrato un lieve miglioramento della redditività dell’Ateneo grazie alla capacità dell’ente di utilizzare efficientemente le risorse assegnate e acquisite tramite bandi e finanziamenti competitivi o attraverso le relazioni in essere con il sistema socio-economico. I proventi totali ammontano a 127,6 milioni di euro (al netto di esoneri e attività assistenziale). Il Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO) si attesta nel 2018 a 84,6 milioni grazie anche alle risorse straordinarie provenienti dai Dipartimenti di eccellenza (6,7 milioni di euro).

Da un punto di vista patrimoniale, l’Ateneo mantiene la propria solidità grazie all’autofinanziamento generato dai positivi risultati di gestione che fa attestare il patrimonio netto al 31/12/2018 sul valore di quasi 125 milioni di euro (122.524.039 euro al 31/12/2017). Si conferma l’ottimo margine di struttura rispetto alle attività immobilizzate che si attesta nel 2018 sul valore di 1,53 (1,51 il rapporto tra patrimonio netto e immobilizzazioni nel 2017). «Quasi la metà dei proventi deriva dal FFO – sottolinea Longhi – mentre tutti gli altri fondi li acquisiamo attraverso bandi competitivi della ricerca, convenzioni con enti pubblici e privati. Quindi abbiamo un’ottima capacità di attingere risorse». Da un punto di vista della liquidità, l’Ateneo mostra un ottimo grado di solvibilità di breve periodo grazie ad un attivo circolante composto per 83 milioni di euro da disponibilità liquide, pari al 34,2% del totale delle attività. Nel bilancio 2018 si registra un cash flow positivo, pari a quasi 5 milioni di euro. La situazione di liquidità dell’Ateneo passa quindi dai 78 milioni di euro dell’1/1/2018 agli 83 milioni del 31/12/2018 disponibili nel conto di tesoreria dell’Ateneo presso Banca d’Italia. L’Ateneo non ha esposizione verso il sistema bancario (assenza di mutui).

L’Ateneo inoltre ha un indice di tassazione fra i più bassi a livello nazionale: 15,9% (rapporto tra tasse degli studenti e il finanziamento pubblico FFO). No tax area fino a 13 mila euro, inoltre è stata rivista l’intera politica di tassazione introducendo una riduzione del contributo fino a 56 mila euro con progressione continua. Cancellate le tasse per tutti gli studenti che hanno un genitore in mobilità o in cassa integrazione o comunque in una qualche situazione di disagio economico (anche a seguito dei recenti eventi sismici); esonerati dalle tasse i diplomati 100 e lode, immatricolati 110/110 lode e i super bravi; introdotta la tassazione al 50% (part time) per gli studenti lavoratori; incentivato l’uso dei mezzi pubblici con un contributo per l’abbonamento annuale ai trasporti urbani. «Le tasse e i contributi per i corsi di laurea ammontano a 13,5 milioni (compresi i fuori corso) – spiega Longhi – il dato è in calo perché abbiamo sempre deciso di contenere le tasse che variano in base al reddito familiare e al corso di laurea. La tassazione media si aggira comunque intorno agli 800 euro».

L’alta efficienza gestionale-organizzativa della Politecnica garantisce anche un’alta qualità della didattica e della ricerca. A 3 anni dalla laurea la retribuzione media è pari a 1.389 euro, il tasso di occupazione dei neo-laureati è dell’89%: l’Univpm è nel “cluster” delle università del nord (Alma Laurea). A cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari al 91,5%, più alto della media nazionale che è pari a 85,5%. Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 56,8%, mentre gli occupati che svolgono un lavoro non standard sono il 14,8%. Svolge un lavoro autonomo il 21,4%. Sempre a 5 anni dalla laurea le retribuzioni arrivano in media a 1.586 euro mensili netti, contro i 1.459 a livello nazionale.

Nella classifica mondiale 2019 delle giovani università, la Politecnica è nella top 150 secondo il Times Higher Education (THE), uno tra i maggiori organismi internazionali indipendenti che si occupa di valutazione del sistema Universitario. L’Univpm festeggia i suoi primi 50 anni condividendo questo risultato di rilievo evidenziato nel bilancio 2018. Gli analisti del THE Young University Rankings 2019 hanno utilizzato gli stessi parametri adottati per la classifica generale, valutando in particolare le attività di formazione e ricerca di ciascuna università attraverso il numero e il prestigio delle pubblicazioni e il relativo numero delle citazioni, il trasferimento tecnologico, l’apertura internazionale. Nel 2018 per l’attività di teaching (insegnamento), l’Ateneo era tra le prime 100 Università in Europa sulle 240 analizzate; e in Italia tra le prime 5 Università.

«La nostra è un’Università seria – dichiara Longhi commentando il bilancio – e attenta a mantenere in ordine i propri conti. In soli 50 anni, di strada ne abbiamo fatta tanta, e i dati di Alma Laurea confermano la reputazione che l’Ateneo ha in ambito nazionale e internazionale. I nostri studenti vengono subito assunti con ottimi stipendi e il 65% dei nostri laureati lavora nelle Marche. Lascio l’incarico di rettore con tranquillità e molta soddisfazione».

Si apriranno invece il 15 luglio le iscrizioni all’Università Politecnica delle Marche, la procedura è semplice e guidata: dal sito univpm.it è possibile seguire le indicazioni “5 passi per iscriverti all’UnivPM”. L’Ateneo invita le future matricole a registrarsi fin da ora per velocizzare le procedure, se si è già registrati, infatti, si potrà procedere direttamente all’immatricolazione al corso prescelto. Sono 51 i corsi di studio che compongono l’offerta formativa 2019-2020 della Politecnica, di cui 3 con rilascio del doppio titolo e 4 erogati integralmente in lingua inglese. Una novità del prossimo anno sarà il nuovo corso di laurea professionalizzante “Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche assistenziali”. Per iscriversi ai test dei corsi ad accesso programmato a livello nazionale “Ingegneria Edile e Architettura”, “Medicina e Chirurgia” e “Odontoiatria e Protesi Dentaria” è necessario registrarsi sul portale www.universitaly.it dal 3 al 25 luglio.

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