Ancona-Osimo

Una foresta urbana contro l’inquinamento. Le proposte di Legambiente per Falconara

Il circolo “Martin Pescatore” individua anche l'area: la collina sottostante via VIII marzo, attualmente area privata, già destinata nel Prg a parco urbano

Parco di via Sardegna a Falconara Marittima

FALCONARA- Ricominciare dal verde. Dopo un incontro con gli assesori di riferimento il circolo “Martin Pescatore” di Legambiente, mette nero su bianco una serie di proposte per contrastare l’inquinamento e valorizzare i parchi cittadini, anche in programma dall’adesione del comune di Falconara al progetto “città amica dei bambini e degli adolescenti”. «I problemi della città sono tanti e anche gravi, che vanno prioritariamente dall’inquinamento dell’aria, delle acque del mare e del fiume e del suolo, per poi arrivare al decoro e alla pulizia delle strade. È stata ribadita, a tal proposito, l’urgenza di raccogliere i rifiuti con una diversa modalità, che permetta maggiore percentuale di differenziata, ma soprattutto controllo della qualità della medesima», spiega la delegazione del circolo.

Dito puntato sul verde pubblico. «Quello di via Sardegna, come altre aree verdi, ma soprattutto salta all’occhio il Parco Unicef, che, da spazio di gioco dedicato all’Infanzia, curato e custodito, ora è deserto e versa in stato di degrado. Riteniamo che Falconara abbia bisogno di scelte coraggiose e proponiamo di realizzare, con l’aiuto dei cittadini, una Foresta Urbana, sull’esempio di Taranto e di altre città, che contrasti certamente l’inquinamento dell’aria, ma renda anche la città più bella ed accogliente per i suoi cittadini. A tal proposito, alcuni componenti del Circolo Legambiente, che si interessano a questa specifica proposta, hanno effettuato con rappresentanti del Comune, compreso l’assessore all’Urbanistica competente, un apposito sopralluogo per individuare delle aree idonee per pensarne l’ubicazione». Eccole:

L’Area verde in via Sirio Sebastianelli. «Castelferretti rappresenta una grande opportunità per l’incontro e la socializzazione delle famiglie che sono venute ad abitare in queste nuove lottizzazioni e non solo. La nostra proposta è di intitolare quest’area “Il Bosco dei Bambini” perché, a partire dal novembre 2019 durante la Festa dell’Albero, potranno essere posti a dimora gli alberi per ogni nuovo nato (giusta L. 10/2013) e questo può ripetersi ogni anno, fino all’esaurimento dello spazio.

Per quanto riguarda il progetto dell’area suddetta, proponiamo di attivare una progettazione partecipata con la locale scuola primaria “Leonardo da Vinci”; tutto ciò sarebbe perfettamente in linea con il progetto Unicef “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”, riguardo il quale abbiamo avuto notizia di un’imminente adesione del Comune di Falconara M. e anche in sintonia con la L.R.n.14 del 2017 “Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti”.

Riteniamo, inoltre, che il luogo ideale per realizzare la Foresta Urbana sia l’intera collina sottostante via VIII marzo, attualmente area privata, già destinata nel P.R.G. a Parco Urbano. L’appezzamento di terreno, di circa 10 ettari è, a nostro parere, in posizione ottima, perché si trova idealmente a fronteggiare la raffineria Api, quindi in linea con la prospettiva di migliorare la qualità dell’aria, e vicina al quartiere di Falconara Alta, per cui facilmente percorribile dai cittadini.

Per quanto riguarda il terreno comunale in zona foce Fiume Esino, riva destra, in un’ottica futura e assolutamente auspicabile di sistemazione dell’habitat fluviale, anche in previsione della realizzazione del Distretto Cicloturistico della Vallesina, riteniamo sia necessario attendere la costruzione del by-pass ferroviario che taglierà in due l’area, pur monitorando le criticità e anche le opportunità che si potrebbero presentare in corso d’opera».

Che prosegue: «Ad ogni modo, riteniamo opportuno intraprendere tutte le azioni possibili per fare in modo che questa zona, alla foce del fiume, inserita in un’area di un certo pregio ambientale, vada risanata e restituita all’uso pubblico, in un’ottica più generale di rivalutazione e promozione dell’habitat fluviale. Anche l’acquisizione, previa bonifica, della Polveriera, da restituire all’uso dei cittadini per attività sportive e ricreative, avrebbe un senso».

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