Ancona-Osimo

Un viaggio tridimensionale a Palazzo degli Anziani

Nel terzo piano seminterrato dell'immobile di Ancona sorgerà l’Urban center, un centro di accoglienza turistica 3.0 che accoglierà visitatori e turisti con tecnologie 3D. I lavori (250mila euro) sono stati appaltati e dureranno sei mesi

Palazzo degli Anziani

ANCONA – Un viaggio 3D tra i tesori del capoluogo. Nel terzo piano seminterrato di Palazzo degli Anziani troverà posto l’Urban center, una sorta di centro di accoglienza turistica 3.0 che accoglierà visitatori e turisti con tecnologie 3D. I lavori di ristrutturazione (250mila euro) sono stati appaltati alla ditta Pipponzi di Civitanova Marche con un ribasso di quasi 80mila euro sulla base d’asta di 330mila euro. L’intervento durerà sei mesi e saranno recuperati i locali del piano più basso di Palazzo degli Anziani, accessibile da piazza Dante Alighieri. In ragione dello stretto contatto con la zona portuale, saranno insediati in questo livello lo IAT Ancona 3.0 e il Centro innovativo per l’Heritage Science, nuovi spazi di informazione e promozione territoriale ad alto contenuto tecnologico.

L’interno del primo locale con il passaggio già predisposto per il collegamento dall’ingresso dell’ascensore pubblico

Palazzo degli Anziani, sede storica delle Magistrature cittadine sin dall’Alto Medioevo e a partire dall’XI secolo, con la nascita della Repubblica di Ancona, luogo dove si riuniva il Consiglio degli Anziani da cui prende il nome, ospiterà dunque l’Urban Center. Questo sarà dotato di competenze e dispositivi in grado di fungere da “vetrine del Made in Marche”, configurandosi come gate promozionale per l’intero territorio delle Marche, e chiaramente si integrerà con le strutture di informazione già esistenti (IAT al Porto) fornendo servizi di marketing territoriale di tipo innovativo.

La scala elicoidale metallica del quarto ambiente

Si tratterà dunque di un nuovo modello di IAT che utilizzerà tecnologie per la Realtà Aumentata, finalizzate alla ricostruzione tridimensionale di ambienti storico-archeologici, attraverso il quale sarà possibile fruire il territorio in maniera virtuale. Tutto ciò rappresenterà una potenziale occasione di sviluppo di integrazioni professionali associate (archeologi, operatori culturali e informatici), le cui competenze potranno costituire la base per l’avvio di progetti di imprenditorialità legate al mondo della promozione territoriale innovativa.

L’arrivo della scala elicoidale sul soppalco

Il progetto complessivo però prevede il restauro completo di Palazzo degli Anziani con un costo totale di 500mila euro. I lavori appena appaltati per la creazione dell’Urban center sono infatti il primo stralcio di un intervento più grande. Il secondo stralcio, per cui si richiede il contributo finanziario FESR, riguarderà il recupero dei locali del secondo piano seminterrato. Vista la stretta connessione con l’area archeologica, i locali potranno essere utilizzati come riferimento informativo di tutto il sistema archeologico della città, con la possibilità di programmare visite guidate, mostre a tema temporanee/permanenti, esperienze di realtà aumentata.

Infine un ultimo stralcio riguarderà il primo livello interrato, che avrà un accesso autonomo esterno e sarà collegato con i piani superiori attraverso una nuova scala. In questi locali verrà trasferito l’Archivio di Storia Urbana, che, ampliato nello spazio, sarà il punto di riferimento per gli studiosi della storia urbanistica della città.

Il progetto dell’Urban Center (Locale 1 – Ingresso principale)

L’urban Center e il restauro completo di Palazzo degli Anziani sono previsti nel progetto ITI Waterfront 3.0 che è articolato su più sezioni progettuali per valorizzare il frontemare, tra cui anche la realizzazione della scalinata dell’architetto De Carlo che scende da Palazzo degli Anziani a piazza Dante Alighieri e la valorizzazione della Casa del Capitano. Il Comune di Ancona ha infatti ottenuto il finanziamento del progetto per il “Waterfront 3.0” con un contributo di 6,2 milioni di euro attraverso i Programmi operativi Fesr e Fse Marche, in questo caso destinati a promuovere, attraverso investimenti territoriali integrati (Iti), qualità di vita e sostenibilità nelle aree urbane. Ai 6,2 milioni di fondi europei si aggiunge la quota di autofinanziamento dei partner (20% del progetto totale). Il Comune mette 580 mila euro, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale 400 mila destinati all’illuminazione di porto antico e lungomare, la Soprintendenza 100 mila per gli scavi e le mappe archeologiche, l’Ismar 480 mila euro per recuperare la vecchia palazzina uffici dell’Ap, nuova sede dell’Istituto.

Il progetto dell’Urban Center (Locale 1 – Soppalco)

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