Ancona-Osimo

Ultimo annuncia il suo concerto allo stadio del Conero

Dopo il sold out di marzo scorso al PalaPrometeo, il cantante romano tornerà ad Ancona il 30 giugno 2020. Devolverà parte dell’incasso ai progetti Unicef in Mali contro la malnutrizione e per le vaccinazioni

ANCONA – Dopo Tiziano Ferro, anche Ultimo ha annunciato il suo concerto nello stadio del Conero. Il giovane cantante romano sarà nel capoluogo dorico il 30 giugno 2020. Per lui sarà un ritorno ad Ancona, dopo il concerto sold out di marzo, quando sul palco del PalaPrometeo aveva regalato due ore di show e aveva dedicato una canzone alle vittime di Corinaldo.

Da San Basilio, luogo dove l’artista è nato e cresciuto, là dove incontra i suoi amici di sempre, dove trova le radici più profonde che lo ancorano saldamente alla realtà, si è sviluppata una storia favolosa, che ha sempre più i connotati di un sogno che si avvera. Quello di un ragazzo partito con la sua voce e il suo pianoforte dalla periferia, e dai piccoli locali di San Lorenzo a Roma per arrivare nel giro di un anno e mezzo a traguardi più grandi, dai club ai 19 palasport sold out del “Colpa delle Favole Tour” e ora gli stadi.

Con il tour negli stadi Ultimo sosterrà Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, che tutela e promuove in tutto il mondo i diritti di bambini e adolescenti, per contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita. Da sempre vicino agli ultimi, che ha scelto di ricordare fin dal nome d’arte e che sostiene con un impegno costante e concreto, il cantautore devolverà parte dell’incasso ricavato dall’acquisto dei biglietti ai progetti Unicef in Mali di lotta contro la malnutrizione e a sostegno di vaccinazioni, impianti idrici e servizi igienico sanitari.

«Ultimo è il simbolo di una generazione – ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’Unicef Italia – un cantante dall’animo sensibile in grado di raccontare il mondo complicato che viviamo oggi. Per questo siamo orgogliosi che abbia deciso di devolvere parte del ricavato della tournée all’Unicef e aiutare in questo modo tanti bambini e giovani in Mali, dove più di 1,5 milioni di persone hanno bisogno di assistenza».

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