Ancona-Osimo

Turismo sul Conero: agosto in cassaforte. A settembre si attendono gli stranieri

Agosto sold out sul Conero. L'estate prosegue con numeri che fanno ben sperare. Settembre si gioca tutto con gli stranieri

La spiaggia di Sirolo

ANCONA – Primo bilancio del turismo post-ferragosto: gli operatori confermano le aspettative. Agosto sold out. Scatta la corsa alle prenotazioni per la prima decade di settembre. Sulla coda dell’estate gli stranieri saranno decisivi. L’incognita numero uno sarà io meteo. Mentre per il turismo interno le elezioni politiche del 25 settembre bruciano un weekend potenzialmente buono. Tutto sommato i gestori delle strutture ricettive si dicono soddisfatti: performance positive lungo tutta la fascia rivierasca. 

Gli auspici

Agosto è ormai in cassaforte. Hotel e strutture sold out per tutto il mese. «Ma il traguardo è arrivare alla fine di settembre mantenendo una buona affluenza – afferma Anna Maria Ciccarelli, presidente dell’associazione albergatori Riviera del Conero – per ora la prima settimana sta andando bene». Secondo una prima stima «l’occupazione si aggira intorno al 60% – afferma Guido Guidi, titolare del Seebay di Portonovo e della catena di hotel The Begins -, stiamo riscontrando un aumento del trend delle prenotazioni sotto data, si decide oggi per domani: anche per questo a settembre abbiamo ancora camere libere». È il turno di chi non ha potuto usufruire delle ferie durante il periodo clou dell’estate. Quindi, indipendentemente dalle condizioni meteo, c’è chi intanto vuole assicurarsi un posto nelle strutture. 

Il turismo estero

Un primo dato è certo: gli olandesi hanno trainato il turismo dall’estero, in particolare dal nord Europa. «Se ne vedono sempre di più – commenta Alberto Tassi, presidente di Asshotel Confesercenti Marche – amano il nostro entroterra, ma non disdegnano qualche passaggio sulla costa». Serve, però, una spinta maggiore per quanto riguarda la promozione sui mercati esteri. «Se vogliamo rimpolpare il flusso lungo la seconda metà di settembre dobbiamo aggredire nuovi mercati – specifica Tassi – dobbiamo conquistare il mercato svizzeri, riprenderci quello inglese e ampliare il segmento olandese. Bisogna fare un’operazione massiccia di comunicazione in questi settori». 

La città frena

E se le località balneari tengono alta la bandiera delle destinazioni più richieste, in Ancona si comincia a registrare una frenata. «Cominciamo ad andare verso un periodo di affluenza meno sostenuta – spiega Michele Bernetti, titolare del Grand Hotel Palace di Ancona – l’anno scorso dopo ferragosto c’era più gente».

La frenesia post lockdown della scorsa estate aveva scatenato un effetto vacanza a tutti i costi. E soprattutto rivolta al mercato interno. Mentre quest’anno, con una parvenza di normalità, anche gli italiani hanno ricominciato a viaggiare, prediligendo mete internazionali tra fine agosto e primi di settembre. Ma a fare da contraltare è il segmento del business tourism. «Stiamo già ricevendo le prime prenotazioni legate al movimento per lavoro – specifica Bernetti – con la ripresa degli spostamenti per convention e quant’altro, si è riattivato bene anche questo segmento». Tanto che alcuni hotel cominciano a ricevere prenotazioni anche sull’autunno: «Su ottobre abbiamo una grande richiesta – conferma Guidi – grazie anche alla parte di meeting e convegni che sta ripartendo. Insomma, ci sono tutte le premesse per una lunga fine estate. Anche perché, come tutti noi sappiamo, a settembre la baia è pura magia». 

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