Ancona-Osimo

Cellulare e auricolare nascosti per superare l’esame della patente, denunciati due ragazzi

I giovani, originari della provincia di Foggia, si erano appositamente iscritti ad Ancona per sostenere il quiz nella speranza di non essere sorpresi. Nelle felpe indossate creati dei fori per permettere alla fotocamera di riprendere i test proposti. Le risposte suggerite da un amico collegato al telefono con una micro auricolare

Il kit usato dai giovani nel corso dell'esame per la patente
Il kit usato dai giovani nel corso dell'esame per la patente

ANCONA – Cellulari e auricolari nascosti sotto i vestiti per superare i quiz della patente. Sorpresi nella sessione d’esame ieri, ad Ancona, due giovani pugliesi. Denunciati C.P., di 21 anni, e C.L. 19enne, per utilizzo fraudolento di sistemi audiovisivi. La denuncia nata dalla collaborazione tra la squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale “Marche” con la locale sede della Motorizzazione Civile.

I due giovani, originari della provincia di Foggia, si erano appositamente iscritti ad Ancona per sostenere l’esame nella speranza di non essere sorpresi. Nelle felpe indossate dai giovani erano stati creati dei fori, al fine di permettere all’ottica della fotocamera di uno dei telefoni cellulari utilizzati, opportunamente incollata nella parte interna della felpa, di riprendere i quiz proposti nel corso dell’esame.

L’interno della felpa con il buco per la fotocamere del cellulare

Le immagini poi venivano trasmesse su un cloud a cui era collegato il complice che, dopo aver visualizzato la domanda, forniva le relative risposte esatte così da consentire il superamento del test. Il suggerimento veniva veicolato attraverso un piccolissimo auricolare, munito di sistema di ricezione con tecnologia bluetooth, precedentemente inserito nel canale uditivo del candidato.

L’auricolare

L’apparato auricolare risultava di dimensioni cosi’ ridotte che gli agenti, per estrarlo, sono ricorsi all’ausilio del personale medico.

Sempre abilmente occultato sotto i vestiti rinvenuto anche l’apparato bluetooth grazie al quale le risposte, che giungevano sull’altro telefono che il ragazzo teneva nella tasca dei pantaloni, venivano riprodotte sull’auricolare. Per truffe simili nel corso dell’anno sono state denunciate una sessantina di persone.

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