Ancona-Osimo

Trecentomila euro per la rotatoria di Brecce Bianche. Berardinelli: «Lavori sulle strade appena asfaltate per la fibra»

La rotonda andrà a sostituire l'impianto semaforico all'intersezione di via Brecce Bianche, via Sacripanti e via Maestri del Lavoro. Il capogruppo di Forza Italia è preoccupato per la possibilità di nuovi interventi su carreggiate già sistemate

Lavori in corso Amendola

ANCONA- Trecento mila euro per la rotatoria di Brecce Bianche. Il progetto definitivo è stato approvato, la procedura di gara sarà invece avviata entro la fine dell’anno in modo tale che i lavori possano iniziare nei primi mesi del 2018. La rotatoria andrà a sostituire l’impianto semaforico all’intersezione di via Brecce Bianche, via Sacripanti e via Maestri del Lavoro. «Risolviamo il problema dei semafori e della viabilità. Nell’appalto è compreso anche il rifacimento dell’asfalto dalla rotatoria a via Caduti del Lavoro. Le asfaltature programmate per il 90% sono completate» afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini.

E sugli asfalti interviene in Consiglio comunale anche il capogruppo di Forza Italia, Daniele Berardinelli. «Si asfalta con 6 gradi di temperatura quando invece il periodo ideale per eseguire questi lavori è l’estate. L’altro giorno sono passato al Pinocchio e stavano asfaltando con 6 gradi. Mi domando come potrà tenere il manto». Ma a preoccupare Berardinelli è soprattutto la possibilità di nuovi lavori sulle strade appena asfaltate per far passare la fibra ottica.

Il piano di Open Fiber per Ancona prevede infatti la copertura di circa 37mila unità immobiliari entro 18 mesi dall’avvio dei lavori con una spesa di circa 13milioni di euro. Ancona sarà quindi ultraveloce, avrà un’infrastruttura in fibra ottica con velocità di connessione fino a 1 Gbps. Il progetto nasce dalla collaborazione  tra il Comune di Ancona e Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti, attiva anche nel resto d’Italia. La convenzione dello scorso settembre stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica. Dove possibile, Open Fiber utilizzerà cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare l’impatto degli scavi sul territorio che saranno effettuati privilegiando modalità innovative a bassi impatto ambientale. Una volta effettuati i lavori, il ripristino del manto stradale sarà a carico di Open Fiber.

«Si rischia un altro progetto Socrate di Telecom che ha lasciato gravi danni» commenta il consigliere Beradinelli, portando ad esempio Genova, dove i danni al manto stradale causati a dagli scavi per la fibra ottica da parte di Open Fiber sono stati oltre un milione di euro.

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