Ancona-Osimo

Le transfemministe tappezzano Ancona di manifesti in ricordo di Giulia Cecchettin: «Bruceremo il patriarcato» – FOTO

Appuntamento oggi per il corteo che partirà dal Passetto. Si ricorderà anche la giovane ragazza veneta uccisa nei giorni scorsi

Il collettivo mentre tappezza la città di cartelli

ANCONA – Ancona tappezzata di cartelli e striscioni contro il femminicidio, in ricordo di Giulia Cecchettin, la giovane veneta morta con 22 coltellate per mano – ipotizza l’accusa – del fidanzato, Filippo Turetta (indagato per omicidio volontario aggravato).

Il capoluogo marchigiano si è risvegliato con le scritte del gruppo transfemminista ˊNate intereˊ. Il collettivo non ne fa mistero e pubblica un reel (un breve video) sui propri canali social.

Ad aver tappezzato la città sono state proprio le appartenenti al collettivo nella notte a cavallo tra il 21 e il 22 novembre. Oggi (22 novembre) è prevista la manifestazione dal titolo ˊCorteo infuriatoˊ. Nei vari cartelli e manifesti che circolano su Instagram e sui principali canali di comunicazione, il gruppo femminista Non una di meno, insieme alla lista studentesca universitaria Gulliver, riporta le parole tratte dalla poesia contro la violenza di genere scritta dall’attivista peruviana Cristina Torres Cáceres.

“Se non torno domani, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima” c’è scritto. E poi la dedica alla memoria dii Giulia Cecchettin, la ragazza veneta che studiava all’università di Padova. In questi giorni sono tanti gli atenei che per lei “stanno facendo rumore”, come ha chiesto la sorella della vittima di femminicidio, Elena Cecchettin.

I manifesti e i messaggi per dire basta alla violenza di genere sono comparsi in vari punti della città, dal Passetto al Piano, senza dimenticare piazza Roma, piazza Stamira, di fronte a piazza Pertini, ma anche sotto i cartelloni pubblicitari di alcune vie del centro e lungo il viale della Vittoria.

Il serpentone per Giulia partirà oggi alle 18.45, dal Passetto. ˊNate intereˊ fa sapere in una nota: «Abbiamo lottato, lottiamo e lotteremo per noi e per tutte quelle corpe che più non hanno voce. Lo continueremo a fare con amore e rabbia, bruceremo il patriarcato, occuperemo spazi, invaderemo e proromperemo come marea e fiamma. Ci ritroveremo oggi, alle 18.45, al Passetto, per gridare il nostro dolore e la nostra rabbia».

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