Ancona-Osimo

Tragedia di Corinaldo: al via i gruppi di sostegno psicologico per ragazzi e famiglie

Di pari passo al miglioramento fisico procede il lavoro portato avanti dalla dottoressa Giorgia Cannizzaro e dall'equipe del Centro Adolescenti per la Promozione dell'Agio Giovanile - Psichiatria Clinica Divisionale di Torrette guidato dal dottor Bernardo Nardi

I carabinieri all'esterno del locale

ANCONA – Stanno migliorando gli ultimi 3 feriti nel fuggi fuggi dalla Lanterna Azzurra di Corinaldo ancora ricoverati agli Ospedali Riuniti di Ancona. I ragazzi, che si trovano tutti nel reparto di Neurologia, sono sottoposti a esami di controllo per verificare la risposta alla terapia farmacologica prescritta dai medici.

Di pari passo al miglioramento fisico procede il lavoro di sostegno psicologico portato avanti dalla dottoressa Giorgia Cannizzaro e dall’equipe del Centro Adolescenti per la Promozione dell’Agio Giovanile – Psichiatria Clinica Divisionale di Torrette guidato dal dottor Bernardo Nardi.

«In questa fase – spiega la psicologa Giorgia Cannizzaro – il nostro lavoro sui ragazzi si sta concentrando sulla ricostruzione del ricordo di quanto accaduto quella notte. Stiamo lavorando anche sul senso di colpa, spiegando che andare in discoteca a 14 anni è normale e che loro non hanno alcuna responsabilità su quanto è successo». Al momento non è ancora partita l’attività psicoterapeutica sui feriti, «perché i ragazzi non sono ancora pronti per sostenere un lavoro di questo tipo», precisa la psicologa. Una tragedia che li ha messi a confronto «con la vulnerabilità della vita – sottolinea – in un’età caratterizzata da onnipotenza», ma nonostante tutto «vogliono riprendere la normalità. le abitudini di prima, anche se dobbiamo evitare che superino il trauma senza aver elaborato il dolore del lutto».

Un dolore, quello dei feriti, che «chiede ascolto e contenimento da parte degli adulti», come evidenzia la Cannizzaro.
Sono molte le domande che i ragazzi pongono agli psicologi che li stanno affiancando: vogliono sapere come sono andate le cose e alcuni di loro chiedono notizie sugli amici che erano presenti nella discoteca con loro in quella tragica notte, non sapendo che purtroppo qualcuno di loro non c’è più.

Sul fronte delle famiglie il supporto psicologico sta fornendo ai genitori strumenti utili nella gestione dei ragazzi, anche se «il lavoro sarà lungo», conclude la psicologa.

Intanto da gennaio partiranno dei gruppi di sostegno destinati ai ragazzi e alle loro famiglie. Il lavoro gruppale sarà svolto dall’equipe del Centro Adolescenti, costituita da una decina di operatori tra i quali le psicologhe e psicoterapeute Sara Rupolo e Veronica Manini, oltre allo psichiatra responsabile Nardi. Il Centro in questa fase sta intervenendo fornendo supporto psicologico sia ai feriti ricoverati all’Ospedale di Torrette sia a quelli ricoverati nelle altre strutture ospedaliere della regione.

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