Ancona-Osimo

Tossicodipendenza, implementati i lavori socialmente utili

La Regione ha finanziato il piano con oltre 1,4 milioni di euro per il periodo 2019-2020. Le attività si svolgeranno nei settori della tutela del territorio e della manutenzione dei siti archeologici e museali

ANCONA – Il lavoro come strumento di recupero e reinserimento di giovani affetti da tossicodipendenza. È quanto prevede il programma di interventi ergoterapici (terapia occupazionale), basato sui lavori socialmente utili, per i tossicodipendenti seguiti nelle strutture residenziali e semiresidenziali delle Marche. La Regione ha ampliato e finanziato l’iniziativa con oltre 1,4 milioni di euro per il periodo 2019-2020. Un progetto che fin’ora ha coinvolto oltre 120 giovani, grazie alla collaborazione con il MIBACT Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche e Consorzio di Bonifica delle Marche. Le attività di recupero verteranno nei settori della tutela del territorio, prevenzione del dissesto idrogeologico, manutenzione dei siti archeologici e museali e come novità l’accompagnamento nei luoghi della cultura di Ancona riaperti al pubblico come la chiesa di San Gregorio Illuminatore.
I giovani ospiti delle comunità terapeutiche della provincia di Ancona saranno formati appositamente per collaborare alle visite turistiche nella chiesa.

Alessia Tombesi, Psicologa e Psicoterapeuta

«Un percorso di riabilitazione molto importante quale strumento protettivo per le ricadute – spiega la psicoterapeuta Alessia Tombesi – perché i ragazzi lavorando si riconoscono nuovamente capaci e parte di una comunità e questo costituisce anche un’ottimo fattore predittivo per la risoluzione della tossicodipendenza. Proposte di questo genere vanno sicuramente valorizzate, anche perché offrono un grande sostegno alle famiglie che così si sentono meno sole e supportate dopo l’uscita dei loro congiunti dalle comunità». I tirocini terapeutici lavorativi assistiti da tutor sono risultati molto efficaci, scrive in una nota la Rgeione, soprattutto se applicati a settori di utilità sociale. Dal 2015 l’ente ha avviato collaborazioni con il Consorzio di Bonifica delle Marche e con il MIBACT Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche, per realizzare progetti di trattamento, recupero e inclusione sociale di soggetti con dipendenze patologiche da parte degli enti accreditati.

Dopo un percorso di formazione, i ragazzi sono stati impiegati in attività volte alla tutela del territorio (campi agricoli, laghi, dighe) e alla manutenzione dei fossi agricoli e stradali per la prevenzione del dissesto idrogeologico, grazie all’accordo siglato con il Consorzio di bonifica delle Marche. Nell’ambito del protocollo di collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche, i ragazzi sono stati coinvolti nella pulizia e manutenzione dei siti archeologici. Intanto nei giorni scorsi la Regione ha sottoscritto un accordo di collaborazione con il MIBACT, Polo museale delle Marche, della durata di due anni: i tossicodipendenti in trattamento residenziale, coordinati dai rispettivi enti accreditati, si occuperanno della conservazione dell’area verde adiacente al Palazzo Ferretti di Ancona, attraverso lavori di manutenzione ordinaria e di pulizia. Le attività saranno realizzate durante il 2019 e 2020 sotto il monitoraggio dei tutor del Consorzio di Bonifica, della Soprintendenza e del Polo museale delle Marche. Tutti i giovani coinvolti, oltre ai dispositivi di protezione individuale, riceveranno un contributo economico riconosciuto nell’ambito dei tirocini terapeutici e di inclusione.

Ti potrebbero interessare

Crisi e isolamento da pandemia, crescono suicidi e disturbi mentali

I contraccolpi della crisi economica e dell’isolamento generati dal coronavirus iniziano a farsi sentire. Negli ultimi giorni nelle Marche si sono verificati due suicidi, episodi derivanti da disagi accentuati dal lockdown e dal bombardamento mediatico che hanno portato una grande incertezza. Ne abbiamo parlato con lo psichiatra e la psicoterapeuta