Ancona-Osimo

Torrette, prima a certificare i Pdta Iso 22301 per continuità operativa

L'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche è la prima al mondo a certificare i percorsi diagnostico terapeutico assistenziali secondo lo standard internazionale. Trentadue gli scenari emergenziali definiti

Il reparto di Clinica Oncologica di Torrette

ANCONA – L’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche è la prima azienda al mondo a certificare i percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (Pdta) aziendali per la continuità operativa Iso 22301. Già da tempo l’Azienda era la prima organizzazione complessa sede di Dea di secondo livello e di discipline di alta specializzazione, ad aver ottenuto e confermato la certificazione ISO 9001:2015, rispetto alla capacità di progettare Percorsi (Pdta) e offrire ai pazienti i più elevati standard di qualità e sicurezza delle cure.

«Gli ultimi drammatici eventi di questi anni hanno però richiesto un ulteriore cambio di paradigma – dice il direttore generale Michele Caporossi -: la necessità cioè di garantire non solo la qualità ma anche la continuità dei servizi in situazioni emergenziali come pandemie, terremoti o alluvioni. La ISO 22301, lo standard internazionale per la continuità operativa dei servizi, è diventato per l’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche, un obiettivo da perseguire con la massima determinazione possibile».

Michele Caporossi

Al momento non risulta alcuna altra esperienza di livello nazionale o internazionale di certificazione aziendale ISO 22301:2019 rispetto alla continuità operativa per Pdta, fa sapere l’Azienda ospedaliera. 32 gli scenari emergenziali definiti dall’Azienda ospedaliera spiega Caporossi «dalla interruzione delle forniture o servizi informatici alle carenze infrastrutturali o di risorse umane declinandoli secondo la propria visione per Pdta, associando la continuità dei servizi al buon andamento degli specifici percorsi di cura aziendali».

«Un Ente esterno ha quindi condotto una visita ispettiva nel mese di settembre, verificando la capacità dell’Azienda di reagire e rispondere scenari emergenziali – prosegue – in conformità e aderenza a tutti i requisiti richiesti dalla norma internazionale (pianificazione, creazione, implementazione, funzionamento e monitoraggio del sistema di gestione della continuità operativa)» e «ha valutato il corretto svolgimento dei processi di revisione, manutenzione, miglioramento e documentazione delle attività previste per salvaguardare la continuità operativa».

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