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Ancona, torna la Dad: contagi nelle scuole e quarantene anche con un solo caso

Due classi in quarantena ad Ancona. Tutti in dad anche con un caso solo. Lo stato di sopraffazione dell'Asur fa saltare il nuovo protocollo di gestione delle quarantene

ANCONA – Crescono i contagi nelle scuole di Ancona. Una classe in Dad all’Istvas e una al Volterra-Elia. La recrudescenza del virus mette sotto pressione l’Asur, e i dirigenti scolastici sono costretti a far saltare il nuovo protocollo per la gestione delle quarantene. Infatti, secondo l’ultima direttiva nazionale diramata nei giorni scorsi, il singolo caso di positività non manderebbe in quarantena l’intera classe grazie a quello che è stato chiamato il tampone T0 (tempo zero). Ovvero eseguito nell’immediato. Ma all’atto pratico l’azienda sanitaria regionale non riesce a dare seguito in maniera tempestiva alle richieste. E allora ai presidi non resta altra scelta che applicare la vecchia normativa.

Sistema in crisi

Fondamentalmente c’è un cortocircuito a monte. Il sistema di screening è andato in crisi. Il dilagare del contagio sta mettendo in pressing l’azienda regionale sanitaria, che non riesce ad intervenire con tempestività nella somministrazione dei tamponi. Si è incappati in quello che viene definito lo stato di sopraffazione. Una casistica per altro prevista nel nuovo protocollo.

«In pratica quando si verifica questa sorta di intasamento negli organi preposti ad effettuare il controllo tramite tampone – spiega Francesco Savore, preside dell’Istvas – si dichiara lo stato di sopraffazione a cui fa seguito l’attuazione del vecchio protocollo. Tipo un piano B». Con l’aggravante, però, che non si riesce a salvare la classe dalla Dad. Infatti senza il tampone T0 il dirigente scolastico deve per forza mettere in Dad l’intero gruppo classe. «Ormai abbiamo capito che con l’aumentare dei casi – continua Savore – la situazione sarà questa per molto altro tempo ancora. Ma non vogliamo accusare nessuno, anzi. Ci rendiamo conto dell’enorme sforzo che sta facendo l’Asur per dare seguito alle tante richieste. L’unico rammarico è di non poter escludere del tutto l’intervento della Dad anche quest’inverno». 

Le difficoltà nell’applicazione del nuovo protocollo

Con un po’ di amarezza, i dirigenti scolastici prendono atto della situazione. «Si evidenzia la difficoltà di applicazione del nuovo protocollo per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione – spiega Maria Rita Fiordelmondo, preside del Volterra-Elia – in particolare, il Dipartimento di Prevenzione non ha ancora messo a punto la strategia di “sorveglianza con testing” con previsione di tamponi gratuiti appena possibile». Una criticità che la dirigente sta vivendo direttamente visto il caso di positività registrato nel suo istituto. «Dunque per la classe caso del caso positivo – continua Fiordelmondo – siamo dovuti intervenire predisponendo la quarantena per tutti gli studenti». E contestualmente alla già difficile situazione «si sta aggravando ulteriormente il carico di lavoro dei dirigenti scolastici, dei referenti Covid e delle segreterie delle scuole – spiega la preside – che oltre a dover applicare norme confuse sono chiamati a fornire spiegazioni comprensibili alle famiglie».

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