Ancona-Osimo

Terreno inquinato all’ex Caserma Saracini, Barchiesi: «La responsabilità è del Ministero della Difesa»

Il j'accuse della Provincia arriva con una nota inviata al Comune di Falconara Marittima riguardo l'eccessiva concentrazione di idrocarburi nel sottosuolo

Giunta Signorini

FALCONARA MARITTIMA – La responsabilità della potenziale contaminazione del terreno dell’ex Caserma Saracini è del Ministero della Difesa. A darne notizia in via ufficiale è stata la Provincia di Ancona, con una nota protocollata al Comune di Falconara il 23 dicembre scorso, dopo che nell’ottobre 2015 l’Amministrazione aveva fatto eseguire indagini su alcuni campioni, che avevano evidenziato una concentrazione di idrocarburi.

La risposta dell’ente provinciale è stata infatti sollecitata dal Comune che, nel gennaio 2016, aveva trasmesso alla Provincia di Ancona gli esiti delle indagini riguardanti il suolo e le acque sotterranee dell’ex caserma. Era emersa la presenza di alcune sostanze in concentrazioni superiori ai limiti stabiliti dal Codice dell’ambiente (decreto legislativo 152/06). I contaminanti del suolo sono idrocarburi pesanti >12, Benzo (a) Antracene, Benzo (a) Pirene, Benzo (b) Fluoratene, Benzo (g, h, i) Perilene, indenopirene, Pirene, policilici aromatici (da 25 a 34). Per la contaminazione delle acque sotterranee, invece, si attendono i risultati delle campagne di monitoraggio dell’Arpam.

Durante il consiglio comunale di ieri pomeriggio (7 gennaio), l’assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi ha informato l’assise della relazione della Provincia, riguardante la vecchia caserma, in attività a partire dal 1948, quando fu prima sede del 28esimo reggimento fanteria ‘Pavia’, poi dal 1977 dell’84esimo reggimento ‘Venezia’, fino allo scioglimento di quest’ultimo nel 2000. Già in passato era stato ipotizzato che la presenza di idrocarburi provenisse da alcune cisterne contenenti combustibili e carburanti, utilizzate dall’Esercito per riscaldare gli edifici e per alimentare i mezzi quando la caserma di Fiumesino era ancora in attività. Questa ipotesi è stata sostanzialmente confermata nella relazione della Provincia di Ancona. Spetterà ora al Ministero della Difesa attivarsi per adempiere a tutti gli obblighi di legge per monitorare ed eventualmente bonificare il sito, attualmente di proprietà dell’Agenzia del Demanio.

«Prima di aderire al Federalismo Demaniale, che avrebbe permesso al Comune di Falconara di acquisire gratuitamente la proprietà della ex Caserma Saracini, l’amministrazione comunale ha voluto accertare la presenza di inquinanti nel terreno – spiega l’assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi –. In caso di inadempienza del Ministero della Difesa, individuato come responsabile, spetta infatti alla proprietà adempiere a quanto prescritto dall’articolo 242 del Codice dell’Ambiente. I costi per il riutilizzo del sito, se venisse confermata la necessità di bonificarlo, non sarebbero stati sostenibili per l’ente locale».

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